Spostati Nano di Merda!

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giovedì 3 febbraio 2011

no comment- Epic WIN!

.abbiamo perso molti uomini stanotte, la fame d'avventura e la sete di scoperte talvolta impongono prezzi molto alti da pagare.. Ho perso due fratelli di Ubald e due finnici, dopo una notte di tiro al bersaglio - caspita, tiro proprio bene! - torniamo alla vecchia e desolata scuola bardica per finire ciò che abbiamo incominciato. Percorriamo il corridoio che ieri abbiamo scartato ed arriviamo ad una porta chiusa. Mi incuriosisce, mi insospettisce, mi puzza: ordino a Bianco di passarla e lui trova un letale meccanismo che scatta all'apertura della stessa e che, con mio enorme stupore, riesce a schivare con felina agilità: una lama molto grande fissata ad un'asta ha sfiorato la scura pelle di bianco che però si è schivato con una mossa che mi ha stupito. Entriamo: ci sono decine di zombie - probabilmente di bardi: Eddie, la scorsa notte, mi ha detto: Capitano, sono sicuramente studenti!.. che ovvietà, per le brezze marine... Al centro, un grosso tavolo con uno zombie più grande, meglio messo e vestito in modo particolare: ci chiede che vogliamo, che cerchiamo.. Io taglio corto dicendogli che è contro natura, lui ci manda contro la sua orda informe e putrida. Decido di farla finita: mi giro verso Leandro, porgendogli la mano destra con la mia solita convinzione, ma questa volta con uno sguardo molto concentrato. Noto sulla sua fronte intrisa di sudore, una gocciolina che mi segnala che la situazione è grave, è di molto peggiore rispetto a quella di stanotte, so che non posso fallire. Leandro, non so se per paura o per rispetto è inginocchiato: io appoggio il piede destro sulla sua coscia e, dopo essermi messo a posto il colletto della camicia, miro in mezzo alla fronte del mio nemico, del capo che dà gli ordini agli zombie. Nella mia testa so cosa devo fare e come ciò deve accadere: il pollice della mano sinistra ha caricato il colpo, l'indice invece preme il grilletto... A qualche attimo dallo sparo sento silenzio, a qualche secondo dallo sparo sento le grida di gioia e di esultanza del manipolo di uomini che è con me: mani mi danno pacche affettuose, in molti si congratulano! Io soddisfatto e fiero di me, do un'ultima aggiustata al collo della mia camicia e porgo il fucile a Leandro: il suo OLE' non è mai stato così bello da sentire..

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