Spostati Nano di Merda!

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martedì 30 novembre 2010

Memories of Home- Part I: Cal'nj

Data la quasi fine del nostro cammino e dato che NESSUNO e sottolineo NESSUNO ha fatto l'ultimo Pov (malissimo, la prossima campagna sarà stramegaipersuperobbligatorio!!!) inizio con la pubblicazione dei Bg.

Inizio con alcuni stralci di quello di Mk ;)

Al bambino, quando nacque, venne affidato un nome altisonante, per chi ne sapesse leggere l'origine: "luce dalla montagna" potrebbe essere il suo significato secondo la stessa antica lingua che da` il nome Goeh'yama al monte che sovrasta il villaggio di Doun'vik.
Nella regione di Doun, nel "vik" ovvero il suo villaggio piu` grande, nacque questo bambino nella prima ora del primo giorno di sole dopo 5 settimane di bufere di ghiaccio e neve. Era l'inverno piu` rigido che mai memoria d'uomo ricordasse, e in quella terra la gente gode di grande robustezza e saluta non da poco. Era l'alba ed inaspettatamente un sole intenso illumino` il versante opposto al Goeh'yama, sbucando dal grande crepaccio che spacca verticalmente il fiacco meridionale della grande montagna. Non appena la stanza si scaldo` ai raggi lasciati entrare attraverso le piccole finestre liberate dalla neve e private delle pesanti tende, la madre dono` la sua vita a questo piccolo figlio dei boschi.
Sul pavimento, sulle pelli e tra le coperte in cui poco prima la donna attendeva languendo e gemendo, giaceva da solo un piccolo frugoletto, ricoperto di sangue, terra e foglie gia` secche.
Cosi` nascono i figli dei druidi, sebbene questo in particolare possedesse ancora un padre, un uomo del villaggio, che fino all'ultimo suo respiro amo` la donna di cui non conobbe mai l'eta` ma con cui condivise amore, felicita` e un unico figlio. Non si stupi` quando tra le sue dita i capelli che fino ad un istante prima stava accarezzando divennero come sottili felci, appassirono e poi si tramutarono in polvere quando il bambino emise il suo primo vagito.
Commosso, triste e felice, puli` suo figlio con le sue stesse lacrime, mise due delle foglie secche tra le sue braccine ed i gracili fianchi e lo accosto` alla grande lupa distesa poco piu` in la` sul pavimento, accanto all'unico figlio che anche lei quello stesso giorno diede alla luce. Infine, chiamo` i due neonati secondo gli insegnamenti che la sua compagna aveva condiviso con lui: "luce dalla montagna" e "giovane lupo".
Caljyama Doun'Hik. Solitamente lo chiamano Cal'nj Hik, il saggio Cal della valle, ma piu` spesso Cal'manj, il folle Cal.
Nel dialetto della valle, si apostrofa -letteralmente- ogni persona con la sua caratteristica piu` spiccata, in Caliyama la sua saggezza ('nj) o la sua assenza ('manj) quantunque lo si voglia deridere o insultare.
Ma era indubbia la conoscenza che il giovane figlio di druida possedeva in merito a piante, arbusti, bacche, cicli solari e lunari, tempo atmosferico, crescita vegetale ed animale, corsi d'acqua e durezza del ghiaccio, compattezza della neve, resistenza delle rocce, solidita` di una caverna, eta` degli alberi e degli arbusti, fecondita` della terra, purezza del limo e nutrimento delle ceneri, tutto ereditato da suo padre, ma secondo una tradizione di gran lunga piu` antica.
Furono dei Bugbear infuriati ad ucciderne l'unico genitore: un gruppo di pazzi dalla citta` piu` a sud intendevano finanche spaccare la grande montagna pur di ricavarne il massimo quantitativo di mithril possibile, operazione a cui il villaggio ovviamente si opponeva. Fu cosi` che i "cittadini" incitarono molte tribu` di bugbear a rivoltarsi contro il vik ed usurparne il controllo delle miniere; inoltre non sicuri dell'affidabilita` per queste deviate creature, pagarono anche dei mercenari i quali pensarono bene di portarsi dietro qualche coboldo e qualche goblin.
Cio` che avvenne in quei giorni concitati viene ricordato negli annali custoditi nella "sala pubblica" della biblioteca dal vecchio Doqeon, mastro del villaggio, come "le notti degli artigli e delle frecce": il villaggio venne attaccato per 10 notti consecutive, sfruttando la stanchezza della popolazione, la vista fine dei bugbear, la mira dei coboldi e lo sprezzo per la vita dei mercenari. Durante il tramonto prima della settima notte, la capanna di Cal e suo padre situata molto al di fuori dall'abitato, venne raggiunta da una delle bestiali tribu`; l'uomo si stava ancora preparando per scendere verso il villaggio e fu sopraffatto dall'arrivo prematuro dei nemici. Lotto`, eccome se lotto`. Ed ebbe pure la meglio sui due esploratori, ma nonostante il suo temperamento ed il suo desiderio per la vita, non raggiunse mai piu` vivio il villaggio.
Tre giorni dopo torno` suo figlio, l'ancora giovane Caliyama, con assieme il piu` strano esercito che il villaggio avrebbe mai potuto pensare: i fulmini dal cielo rischiararono quell'ultima notte come il giorno della sua nascita e il suolo stesso sembrava animato tanti erano i serpenti, gli scoiattoli, i topi e le creature piu` piccole custodite dall'abbraccio della madre terra a rivoltarsi contro gli usurpatori. Uccelli di ogni dimensione afferravano in volo le frecce e strappavano di mano gli archi ai goblin. Fu una notte gloriosa e col soffio del brezza dell'alba ogni traccia della battaglia e dei nemici svani` tra gli alberi e le fratture delle rocce.
Il giorno che nacque poco dopo fu di cordoglio: le tombe furono scavate, gli amici ed i parenti uccisi adagiati al loro interno ed infine seppelliti della chiara terra di Doun.
Caliyama non era nel paese in quel momento. Era molto piu` in alto, oltre la sua capanna depredata, ai piedi di una rupe, con le mani lacere e sporche della terra che col suo fratello lupo aveva scavato per seppellire suo padre. Due ultime lacrime caddero sul viso dilaniato dell'uomo prima di coprirlo del tutto. Lo affido` alla comune genetrice e sorrise malinconicamente mentre lo vide finalmente assieme alla sua amata compagna morta tanti anni prima.
Tutti conoscevano Uyon'su, il giovane lupo di Caliyama.
Tutti conoscevano Caliyama.
Ma tutti ignoravano cosa avvenne nei giorni prima della "battaglia di terra e luce".
Il giovane Caliyama cerco` l'aiuto dagli uomini, che glielo rifiutarono, e dal bosco. Furono i druidi stessi a farsi trovare la sesta notte dopo la sua partenza, il volto triste ma gli occhi gioiosi. Gli raccontarono subito come la morte sia la ricchezza piu` grande della terra, la nascita la sua piu` possente arma. Il giovane ragazzo decifro` intimamente quelle parole e grosse lacrime gli inondarono gli occhi, gli rigarono le guance e gli bagnarono le mani.
Fu allora che partecipo` al primo rito: la morte e la nascita... di un fiore, che s'allungo` sinuoso dal terreno e sboccio` in pochi batter di ciglia, una corolla scura come gli occhi di un uomo di Doun, ed i petali chiari ed increspati come la pelle di un adulto che ha sempre vissuto tra le montagne. Stringendo le mani di due creature vestite di foglie e corteccia, fu accolto nella cerchia dell'ordine druidico di Doun ed inizio` a parteciparne dei segreti.

Volle, pero`, vivere sempre nella capanna dove nacque e vicino a dove seppelli` suo padre. Mai solo, sempre assieme al suo fratello, un giovane lupo eppure della sua stessa eta`. Si prese cura per anni della vallata, della montagna e delle popolazioni che vivevano o che passavano per quella terra.
Scopri` molte cose al di la` della grande montagna, oltrepassato il passo di Goeh, negli altopiani freddi e ruvidi dove orgogliosi clan di uomini e nani si mettevano da generazioni a dura prova con l'asperita` delle rocce.

Salvo` un'altra volta Doun'vik dalla morte piu` completa, quella che consuma ogni essere vivente dall'interno, risucchiandone e disperdendone la vita.
È acqua lo spirto,
Vena angusto greto,
La carne come Argento.
Morte ardente è l’empio intento.
La "morte ardente" colpi` e quasi consumo` il villaggio in un paio di settimane se i druidi non avessero mandato Cal'nj e un selezionato gruppo di avventurieri a trovarne e debellarne l'origine.
Tutto avvenne verso la fine di un inverno tre anni prima, quando le giornate diventano luminose e l'aria fredda asciuga ogni cosa e ti secca le labbra in un baleno: stregoni, cadaveri rianimati, animali deformi e deturpati ed una voce ... stridula, innaturale, come sangue spremuto tra le crepe di una roccia, come vita compressa e sgretolata dalla pressione di una sorgente. Tre grosse cicatrici sul braccio sinistro sono tutto cio` che ora rimane di quella storia; le miniere furono bonificate e riaperte; il villaggio curato e ristabilito.
Ma poi, il suo nome ancora una da Cal'nj torno` a diventare sempre piu` spesso Cal'manj, ed il folle Caliyama ricomincio` a vivere in disparte, a curare le sue piante ed i suoi animali, a condividere il freddo e la sete col suo fratello lupo.

lunedì 22 novembre 2010

BG Koos

KOOS

In gioventù il mio più grande desiderio è stato quello di seguire le orme di mio nonno. Lui era un potente guerriero, al servizio del Re, con terre, cavalli e ricchezze. Quel che più mi attirava della figura di mio nonno era la sua incrollabile volontà, il suo sprezzo del pericolo e la sua pietà nei confronti dei nemici catturati. Con lui il Regno prosperò e giunse la tanto agognata pace con le altre nazioni. L'ultima immagine che ho di mio nonno è lui, ormai anziano, ma ancora con una gran voglia di lottare per i suoi ideali in groppa al suo destriero che andava a fronteggiare le orde di goblin che avevano invaso il paese dal nord. Purtroppo, un po' per l'età, un po' per la Sorte, non ritornò mai dalla spedizione. I suoi compagni d'arma lo videro distintamente cadere circondato da quelle orrende bestie.
Provarono la notte a recuperare il corpo del loro condottiero, ma furono scoperti e costretti alla fuga, proprio quando stavano per riprendere la salma. L'unica cosa che sono riusciti a recuperare dall'accampamento (che Heironeous li benedica) fu la sua armatura, una splendida corazza di piastre con sbalzato sopra l'effigie della nostra divinità, il Sommo Heironeous, che sempre sia lodato.
La spada di famiglia, tramandata da generazioni, forgiata dai nani per i miei antenati fu smarrita, probabilmente depredata dai goblin sopravvissuti. Prego giorno e notte Heironeous perché esaudisca la mia preghiera, aiutandomi a recuperare quella sacra lama. La spada avava inciso sopra il nome del mastro forgiatore che l'aveva creata dal puro acciaio, Furgon, mentre sul pomolo stava la saetta di Heironeous, come monito per i nemici del bene.
All'epoca di questi avvenimenti erano passate dieci primavere sopra la mia testa. A quel tempo era giunto il momento di decidere il mio futuro. Fedele alla tradizione di famiglia, fui accolto a braccia aperte nei ranghi dei Cavalieri del Regno, il potente organismo devoto alla salvezza dei nostri sommi ideali. Nelle caserme dove avrei vissuto gran parte della mia fanciullezza c'erano una gran accozzaglia di individui, di ogni tipo e posizione sociale: c'erano i rampolli della migliore nobiltà, sempre schivi e silenziosi, solerti a combattere e a difendere l'onore della loro famiglia, i figli del popolo, gran lavoratori, sempre pronti a accogliere con canti di gioia la buona riuscita di un'impresa del loro eroe e infine c'eravamo noi, figli di cavalieri e di boiardi, ben consci che il nostro ricordo sarebbe sopravvissuto solo se le nostre imprese fossero state degne di lode.
Inoltre per ogni individuo c'era un comportamento: ubriaconi, avidi, giocatori d'azzardo, ma anche solerti fedeli, pii e umili. Tutte le sfaccettature della nostra società erano presenti nella piazza d'armi, pronti a difendere con le parole e con la spada i loro ideali.
Tra questi c'era una categoria a parte di combattenti: quasi emanavano luce propria, tanto erano splendenti. Erano tutti pesantemente corazzati, portavano elaborati scudi e armi lucenti. Non ve n'era uno che non fosse bello come una divinità. Si facevano chiamare Crociati.
La loro missione su questa terra, dicevano, era quella di seguire il bene e di portarlo ovunque fosse stato necessario, sia con la lama che con la voce. Erano soliti parlare prima di agire, con una parola buona per tutti, sempre pronti a difendere i più deboli o gli oppressi. Non ne ho mai visto uno ubriaco o sotto l'effetto di qualche droga, era sempre irreprensibili, ma giusti e non si curavano mai del loro profitto, pur di far valere la loro morale sopra tutto.
Gran parte di loro riverivano Heironeous, il dio del Valore. Erano sempre pronti a sobbarcarsi una cerca o a difendere qualche popolazione oppressa: implacabili con i nemici, non li ho mai visti però negare la grazia a un malvivente pentito.
In loro c'era qualche goccia di potere divino, poiché le loro capacità in combattimento erano ben oltre di quelle di un semplice guerriero. Avevano la capacità di curare un alleato ferito semplicemente toccandolo, non li ho mai visti ammalati o soffrenti a causa di un epidemia e in loro era insito un innato potere taumaturgico, per il quale potevano guarire e curare un malato da qualsiasi tipo di malattia, magica o naturale.
Quasi tutti avevano un cavallo o una bestia da soma: tale animale sembrava sempre più intelligente tra i suoi pari ed era dotato inoltre di alcuni poteri innati che nelle leggende sono attribuibili solamente agli angeli o ai protettori dei cieli.
Inutile dirlo: erano come mio nonno da giovane ed io me ne innamorai.
Una volta preso coraggio mi avvicinai a loro e chiesi se potevo entrare anche io in quell'ordine così splendente e munifico. Purtroppo anche la gentilezza infrange i sogni. Mi dissero, in maniera molto garbata, che non si poteva “entrare” nell'ordine, ma bisognava essere chiamati dalla divinità, che solo Heironeous in persona poteva conferire o risvegliare la vocazione in un individuo per farlo divenire come loro.
Purtroppo ne uscii devastato. Passai mesi a piangere sulla mia cattiva Sorte. Divenni svogliato e stanco, mangiavo a malapena, non parlavo mai. Il maestro cavaliere era sinceramente preoccupato del mio destino e un giorno venne a parlarmi. Mi ricordo ancora distintamente le sue parole:

“Senti Koos, la vita è troppo breve per essere buttata via su sogni infranti. Devi riscuoterti dal tuo torpore, prendere la Sorte per le corna e sconfiggerla. Solamente se deciderai di fare della tua vita ciò che TU vuoi essa ti sorriderà, altrimenti verrai solamente sommerso dagli eventi e il tuo nome sarà presto dimenticato.”

Ovviamente aveva ragione. Passai altre cinque primavere a rafforzarmi nel corpo e nello spirito, pregando ogni giorno affinché l'Invincibile Heironeous decidesse di annoverarmi tra i suoi eletti.
Finalmente, dopo una notte di preghiera ricevetti la Chiamata!
Mi accasciai esausto sopra l'altare e per sbaglio mi assopii. In sogno mi apparve un essere dorato, dotato di ali, che suonava una tromba d'oro puro. Al suo seguito una folta schiera celeste e nel mezzo Lui, Heironeous, che mi sorrideva e mi tendeva la sua mano. Poi, con voce roboante, disse:

“Koos!!!!! Io sono Heironeous, l'Invincibile! Ti ho osservato a lungo, notando i tuoi progressi nella fede, la tua incrollabile fiducia nel prossimo e il tuo ardore nella lotta per sconfiggere le forze del male. Ora ti chiamo tra le mie schiere, per servirmi e proteggere chiunque chieda il tuo aiuto. Da me rinascerai, pronto a sconfiggere il male e le sue tentazioni. Da me riceverai protezione e potere, per meglio adempiere al tuo luminoso destino! Destati Koos e vai a compiere le meraviglie per cui sei stato predestinato!”

La mia gioia il mattino seguente era indescrivibile. Corsi per tutto il complesso e la piazza d'armi saltando e gridando a squarciagola. Corsi dai Crociati, annunziando loro la mia visione! Erano li, tutti riuniti ad aspettarmi. Sulle loro facce si leggeva solo stupore, meraviglia e somma gioia. Mi spiegarono che Heironeous era apparso in sogno anche a loro, annunciando l'arrivo di un fanciullo, destinato a essere grande. Tale ragazzo sarebbe arrivato con grande strepito, portando gioia nei cuori.
Mi vestirono con candide vesti, mi diedero una nuova spada e rincominciarono il mio addestramento dalla base: le arti marziali erano molto sviluppate in me e non occorrevano di altre rifiniture. Mi istruivano nella fede e nei dogmi dell'Invincibile, con la speranza che essi mi sarebbero stati utili per un domani.
Ero raggiante. Mai come ora mi sentivo così completo e soddisfatto, ero nei miei giorni migliori: la mia vocazione al bene, unita alla dedizione che riuscivo a mettere nelle cose mi portavano al di là del normale essere umano: ero semplicemente straordinario.
Passarono così altre cinque primavere sopra la mia testa. Mi ero fatto un bell'uomo: alto, biondo e con uno sguardo incrollabile, pronto a reggere le sorti del bene nelle mie mani. Le poche volte che la mia famiglia veniva in visita alla fortezza erano per me motivo di grande gioia. Mio padre mi esortava a continuare la mia vocazione, di essere irreprensibile e saldo nella fede, mia madre vedeva in me i connotati di suo suocero, che tanto l'avevano colpita in gioventù.
Raggiunte le venti primavere ricevetti il congedo dalla fortezza: il Re in persona venne a darci il saluto, passando davanti a noi perfettamente schierati: quale esempio di forza e di incorruttibilità eravamo.
La cerimonia che però più mi ha colpito è avvenuta nel tempio di Heironeous, dove il mio grande maestro, nonché capo dell'ordine mi congedò, affidandomi la mia prima cerca, il mio primo dovere nei confronti dell'Unico. Avrei potuto comunque ritornare nella fortezza ogni qual volta avessi avuto bisogno di un aiuto o di un consiglio, sia materiale che spirituale. Il maestro mi disse:

“Va. Che l'Unico ti porti sotto le sue ali e che tu non possa mai avere timore delle sfide che dovrai compiere. Arduo sarà il tuo cammino e difficile la strada che hai intrapreso, ma non ho dubbi che l'Invincibile abbia fatto una saggia scelta nell'accoglierti nelle sue schiere. I suoi disegni sono imperscrutabili, ma sono sicuro che ovunque lui abbia voglia di dirigerti tu darai sempre il meglio di te, mostrando a tutti la tua fede e il tuo incrollabile coraggio.”

Con me portai solamente le mie vesti, l'armatura di mio nonno che ho indosso tuttora, il suo scudo e i sacri simboli di Heironeous. Nel mio zaino c'era solamente il necessario per sopravvivere per poche settimane e l'equipaggiamento da alchimista che mi ricordava i dolci momenti giovanili.
Abbandonai la fanciullezza e entrai nel mondo da adulto, da Crociato, pronto a portare la luce del bene ovunque fosse necessario, pronto a estirpare il male in tutte le sue forme.

domenica 21 novembre 2010

sessione X pov torvald

E’ un momento difficile per me, ma ricco di opportunità. Nelle ultime vicende ho messo a nudo una parte di me stesso che ancora non conoscevo bene, nonostante i numerosi inverni trascorsi dopo la mia umile nascita. I limiti che credevo di aver superato dopo lunghi addestramenti ed esperienze mi hanno posto davanti a nuove responsabilità. Dopo numerose preghiere e riflessioni ho capito che mi trovo appena a metà del cammino che mi attende, che devo trovare nuove risorse in me stesso per portare avanti un compito al di sopra delle normali aspettative. Solo così potrò rendere onore al titolo di cui Pelor mi ha investito e portare giustizia e bene tra i fedeli. Porterò avanti questo ragionamento più possibile nei prossimi giorni, così forse riuscirò a raggiungere il livello di consapevolezza che cerco!

“Zefiro d’Oriente”, questa scritta non mi è nuova, anzi mi trasmette familiarità e sollievo sapere che qui mi incontrerò nuovamente con la compagnia d’avventura a cui appartengo. Noto che tutti avvertono la mia stessa mancanza: la Dama Bianca non c’è più e senza di Lei si avverte un vuoto dentro… Le risposte sono da cercare nel castello del Conte! Prima occorre far luce su altri fatti concomitanti… Aggirandoci per le vie deserte della città, una figura dall’aspetto insolito spicca il volo e atterrà sul tetto di un’abitazione. Poco dopo ci attacca con delle frecce! Empia creatura che non conosce la Luce di tutto ciò hce è animato su questa Terra! Purtroppo sono lento ad estrarre la balestra, ma Koos trova ispirazione in Heironeous e riesce a colpirlo. Intanto Aaron dà libero sfogo alla sua indole barbarica e si arrampica lungo le pareti che lo dividono dal nostro nemico. Vedo la lotta selvaggia tra i due, Aaron perde l’equilibrio, Pelor assistilo: la sua anima è pura e sotto la giusta guida può essere fautore di opere di Bene degne del Tuo nome!! Lascia che lo affianchi ancora!! Le mie preghiere sono esaudite: Aaron cadendo afferra la bestia e la fa schiantare al suolo sotto il suo peso!! Trionfante si erge sul corpo esanime e ne separa la testa dal collo come trofeo! In realtà non approvo molto che turbi l’anima del caduto e dia tanto spettacolo di sé, ma se Pelor l’ha salvato avrà previsto anche questo!

Più tardi una freccia mi sfiora il volto: per poco non mi colpisce mortalmente! Aaron e Koos credono per un momento che sia stato io, ma presto capiscono che siamo nuovamente attaccati. Per più volte vengo sfiorato dalle frecce, mi nascondo dietro ad una porta e cerco di individuare il bersaglio. Con me c’è Ays, ma non riesce nemmeno lei a individuare gli aggressori! Solo i servi dell’oscurità possono colpire senza farsi vedere… Ad un certo punto due frecce mi colpiscono in pieno petto, vengo sopraffatto dal dolore e non mi è possibile fare molto in aiuto agli altri. Aaron e Koos ci raggiungono: la minaccia è svanita. Sono molto debilitato… Vengo riaccompagnato alla locanda “Zefiro d’Oriente”. Qui ritroviamo Sarav, il quale condivide un’informazione: siamo stati attaccati da una gilda di assassini, la Gilda del Velo Oscuro. Dopo ore passate ai tavoli riesco a trovare la concentrazione e incanalo l’energia che scorre in me per riportare in piena salute me e i miei compagni prima della nottata.

Durante la notte i miei sogni si colorano di tinte oscure, voci e urla disperate rendono il mio sogno inquieto, vedo di fronte a me un portale…
Al risveglio ci rendiamo conto di aver avuto tutti lo stesso presagio…

Ci dirigiamo verso il castello. Una gran folla si è raccolta all’ingresso: il Conte sta per parlare! Il suo discorso mi infastidisce, ha proibito la fiera, l’uso delle armi e il culto delle divinità del Bene! Ha dichiarati i miei servigi illegali e pericolosi per la comunità cittadina!! Per la Luce di Pelor, questa è blasfemia!! Solo un tiranno può essere capace di tutto questo!! Ays nota che dietro al Conte si nasconde una figura dall’aria subdola. Serve infiltrarsi nel castello, intanto faccio uso del mantello donato da Koos per coprirmi. E’ dissacrante celare i simboli sacri della fede in Pelor, ma non vedo alternativa se non la morte certa. I nostri dialoghi vengono interrotti da frecce che cercano di colpirci. Ci sparpagliamo, cerco di riparo e poi mi guardo intorno alla ricerca degli assalitori. Perdo di vista i miei compagni. Individuo poi Aaron e Koos in un altro edificio e faccio cenno loro per capire se è prudente attraversare la strada. Ays vede qualcosa e Aaron scatta nella direzione del pericolo. Non gli manca il fegato a quel ragazzo!! Vedo l’assassino alla finestra che d’un tratto scompare, come smaterializzato…
Dopo poco tempo sento un boato incredibile… La terra trema, si solleva una gran nube di polvere, il mio cuore teme una terribile perdita. Già cerco di trattenermi dal versare una lacrima quando la mia anima si colma di gioia!! Aaron e Ays fanno ritorno incolumi!! Sono ricoperti da polvere di calcinaccio… Usciamo in strada: la fontana a lato della via è scaraventata poco più in là e la casa sull’altro lato non ha più un tetto che la protegga dalle intemperie!! Non serve farsi domande, mi basta un flash nella mia memoria: un cratere nel cortile di un monastero abbandonato… Non c’è dubbio: il barbaro ha abbattuto la copertura della casa per annientare il nemico!! Pelor mi ha dato un altro segno di fiducia nel ragazzo della montagna selvaggia!! Siano tessute le sue lodi!!
Mi preoccupo della salute dei miei compagni: Koos è visibilmente quello con la cera peggiore. Da un rapido esame capisco che è vittima di un avvelenamento da freccia da cui non posso liberarlo. Anche Aaron è ferito, ma sembra non curarsene, tuttavia è bene che resti in salute, ormai potremmo venire attaccati ad ogni angolo di questa città maledetta!

Raggiungiamo il Tempio del Lucente, dobbiamo cercare Folgrim e Marit, anche loro portatori di Luce come me! Una volta aperte le porte d’ingresso uno spettacolo raccapricciante mi colpisce come un dardo al cuore! Il Tempio è stato dissacrato, i simboli del mio Dio cancellati o alterati da mano sacrilega, un’alta colonna di fuoco si innalza dal centro della sala in modo minaccioso! Per le virtù di Pelor, come hanno potuto fare questo?? Devo vendicare tale scempio, poiché compiuto da chi è consapevole del proprio agire malefico. Koos ha un’aria disturbata, sente il Male che pervade l’ambiente una volta sacro!!
Dalle fiamme vediamo una figura potente e demoniaca accoglierci con odio e sete di sangue, due bestie infernali dall’aspetto canino corrono verso di noi per nutrirsi delle nostre carni!
L’offesa arrecatami da tale scempio mi dà però la forza per agire. Nuove responsabilità… Adesso mi è più chiaro quali! I miei poteri non possono rivaleggiare con quelli della figura al centro del Tempio, ma c’è chi può annientarlo con la sola forza brutale delle sue mani: Aaron! Sento che Pelor approva dall’alto e decido che è il momento di giocare la migliore carte nel mio mazzo!
Estraggo una pergamena e la legga focalizzando la mia attenzione su ogni singola parola. Il barbaro si trasforma: la sua altezza aumenta quasi a dismisura, l’eco dei suoi passi si fa più forte, la muscolatura si gonfia e si tende, le vene sporgono in modo evidente!! Aaron è più forte che mai e pronto a schiacciare il blasfemo!! Non curante si fa avvolgere dalle fiamme per sfoderare una potente serie di colpi!!
Intanto faccio un altro sforzo e faccio uso di un altro rotolo di pergamena per sollevare per qualche istante Koos dalla sua debolezza da avvelenamento! Questo gesto gli dà vigore e può così annientare uno dei segugi infernali! Intanto il blasfemo contrattacca e si rivela più intelligente del previsto: riesce a bloccare Aaron! Questa non ci voleva, gli effetti della mia lettura svaniranno dopo breve tempo! Non faccio a tempo a recitare alcuni versi che ho imparato la scorsa notte o ad estrarre una pozione acquistata al mercato magico che il nemico della Luce fa esplodere tutti gli oggetti di vetro e mi spossa il fisico rendendomi incapace di compiere ogni sorta di azione. Intanto i miei amici resistono e dopo qualche istante torno operativo. Aaron è ancora bloccato, mi concentro e riesco a spezzare le catene invisibili che lo costringono. C’è intesa tra noi in combattimento, per Pelor!!!! Un colpo decisivo e il profanatore è distrutto per sempre!!!

Aaron ritorna alle sue dimensioni usuali e mi guarda come se gli avessi fatto dono di una soddisfazione grandissima! Da parte mia sono felice di aver vendicato il nome di Pelor, sebbene non possa fare altro per ridonare splendore al Tempio.

Una voce si insinua nella mia testa. All’inizio non credo alla fondatezza delle affermazioni che mi giungono all’orecchio, ma poi sento la voce del mio vecchio Maestro Bjorn!! Il suo accento dell’ovest è inconfondibile, nessuna imitazione sarebbe così realistica, come avrà fatto a trovarmi? Ma non può essere che lui! Mi rivela che il paladino in realtà non è altro che un traditore, che è stato lui a ordire tutto questo!! Come ho potuto fidarmi di lui, ha danneggiato il Tempio e stretto un patto con il Dio rivale Hextor!! Non devo però far trasparire troppo questa mia informazione, meglio se mi allontano silenziosamente verso il luogo che Bjorn mi indica. Con me camminano Ays e Aaron. Aaron cammina più lentamente, lo perdo di vista, insieme ad Ays entro nella stanza a lato della sala. Forse Aaron ha deciso di punire Koos per il suo operato.

Si sente confusione nella sala, come di lotta. Ad un tratto la mia mente vede limpido! Per Pelor, sono stato vittima di un subdolo inganno!! Un dolore si fa largo nel mio animo: sento di aver perso un amico!! Raggiungo la sala, Aaron raccoglie il corpo esanime di Koos e lo lancia nel fuoco al centro. Le fiamme per un attimo diventano azzurre e il Tempio ritorna luminoso come un tempo! Il sacrificio di Koos ha riconsacrato l’altare di Pelor! Il barbaro mi mostra il cervello di Koos: devo proprio insegnargli che certi gesti possono essere interpretati male… Gli dico di gettare nelle fiamme anche l’ultima parte di Koos ancora integra su questa Terra! Poi mi piego in ginocchio e piango all’idea che abbia donato la vita per salvarci tutti! I miei pensieri vanno ai suoi cari: la sua morte non è stata vana!

venerdì 19 novembre 2010

Koos last pov

KOOS
Last point of wiew

Finalmente lo Zefiro d'Oriente. Dopo una lunga cavalcata abbiamo scortato al suo castello il nostro datore di lavoro e adesso siamo pronti a occuparci di cose ben più serie. Dobbiamo assolutamente entrare nel castello. Mentre ci dirigiamo al mercato, per saperne di più su delle intimidazioni che i mercanti hanno subito e per indagare sulla scomparsa del capo delle guardie, veniamo chiamati da una figura su un tetto.
Una strana creatura attira la nostra attenzione: è molto grande, non so come faccia il tetto a sorreggerla, armata di un lungo spadone e di una balestra. Sto per intavolare un discorso con lei, quando scocca il dardo e cerca di colpirci. La lotta si fa subito accesa, riesco a colpirla con la balestra prima che gli altri abbiano avuto il tempo di estrarre la loro arma e poi corro subito contro il muro. Intanto Aaron, che Heironeous lo benedica, lancia la corda sul tetto e con il mio aiuto si arrampica in cima alla tetto. Subito comincia una lotta furibonda, dove noi siamo inermi, costretti a guardare e a sperare che Aaron non cada di sotto. Dopo qualche attimo vediamo il nostro amico che barcolla e cade. All'improvviso abbraccia il mostro e se lo trascina dietro, girandolo nella caduta. Inutile dire che la bestia giace a terra, con il collo spezzato. Aaron sembra stare bene, non ha nulla che non va, solo qualche graffio che per lui sono normali, è abituato a ben altro il ragazzo. Prego Heironeous ogni giorno perché Aaron sia sempre più implacabile con i nemici del bene.
Decidiamo di andare a curarci dal guaritore che ci ha aiutati l'altra volta. Mentre ci dirigiamo verso la sua casa, una freccia mi colpisce: sembra quasi che l'abbia tirata Torvald! Mentre sto li a chiedergli del suo gesto, vedo distintamente due frecce che cadono sul gruppo. Una mi colpisce nuovamente alla spalla, mentre l'altra sfiora l'occhio a Torvald,
Ad un certo punto sento un braccio che mi scaraventa contro una porta aperta: è Aaron, che mi ha tratto in salvo da quella scarica mortale. Subito capisco che c'è qualcosa che non va: l'intera zona si fa molto cupa, come se un enorme oscurità latente abbia colpito l'intera città. Aaron copre la porta con una tavola e cerca di capire chi ha tirato questi dardi.
Purtroppo il nostro aggressore non si fa vedere e rimane ben nascosto: ad un certo punto Aaron prende una boccetta marrone dalla sua sacca e intinge una freccia. Si alza velocemente in piedi e scaglia il dardo. Sta per tirarne un altro quando si alza lentamente, guardandosi intorno con aria assorta. Mi fa cenno di uscire, che il pericolo è passato.
Chiamiamo gli altri, che si erano rifugiati in un'altra casa: Torvald è molto ferito e ha bisogno di urgenti cure. Decidiamo di correre allo Zefiro d'Oriente per riprenderci: alla locanda ci accolgono come eroi, ma rimangono sbigottiti dalle condizioni di Torvald. Aaron intanto si è messo in un angolo a parlare con Sarav, che di nuovo si è messo a suonare: li raggiungo e inizio a chiedere informazioni su cosa potrebbe averci attaccato: infatti sembra che gli attacchi siano avvenuti con una crudele organizzazione, come se facessero tutti capo ad un'unica persona. Sarav afferma che i sicari che hanno cercato di ucciderci fanno parte di una particolare gilda, votata al sangue e alla morte e che siamo stati molto fortunati a scampare a questo tranello.
Il giorno dopo ci alziamo presto. Sarav non c'è, se ne è andato all'alba, in cerca di nuove avventure.
Ad un certo punto gli araldi suonano le trombe in strada e la gente intorno ci dice che il conte terrà un discorso nella piazza antistante il castello. Forse è la nostra occasione per entrare nel castello o per lo meno per vedere il nostro avversario.
Una volta arrivati nella piazza subito mi appare il conte: non mi sembra che sia diverso da qualsiasi altro essere umano. Però a un esame più attento vedo che ha una malvagità intrinseca che non mi piace. Se veramente è questa l'indole del sovrano della città, bisogna estirparlo al più presto!
Il conte intanto procede con alcuni annunci, contro dei facinorosi che hanno disturbato la quiete della città: chiusura immediata della fiera, divieto di portare armi, obbligo per i cittadini di ricomporre la milizia, chiusura delle porte della città. Sembra quasi che il conte si stia preparando per un assedio o che voglia scatenare una guerra o qualche altra catastrofe.
Propongo di entrare a far parte della milizia, così da poter entrare nel castello con più facilità e continuare a portare armi.
Sarav, che intanto ci ha raggiunto, ce lo sconsiglia vivamente, ma non fa in tempo a dire una frase completa che veniamo subito attaccati da due lati. Subito ci sparpagliamo e corriamo al riparo. Vedo con la coda dell'occhio Aaron che corre in una direzione precisa, seguito a ruota libera da Ays. Torvald si rifugia dietro un angolo, cercando di vedere da che parte arrivano i micidiali dardi. Mi guardo intorno quando una freccia mi colpisce alla schiena. Subito mi sento molto debilitato, come se fossi appena uscito da una brutta malattia. Però capisco da che parte è arrivata la freccia. Corre in quella direzione, certo di aver visto la figura ammantata di nero che mi ha colpito. Mentre corro in quella direzione, sento un forte crollo alle mie spalle seguito da una folata di vento molto freddo. Senza badare a quello che è successo, corro contro il mio aggressore: la lotta si fa subito furibonda, senza esclusione di colpi. Ad un certo punto arriva Aaron che con un enorme fendente abbatte il nostro nemico. La strada è nuovamente silenziosa: le rovine fumanti di una casa svettano sullo sfondo, mentre gli altri ci raggiungono. Mi dicono che ha fatto tutto Aaron con un enorme fendente della sua lama. Continuo a stupirmi sempre di quello che il ragazzo sa fare.
Visto l'entità delle mie ferite, corriamo al tempio di Pelor, che nonostante sia stato chiuso, confidiamo che accolga ancora i guaritori necessari per curarmi, visto l'entità delle mie ferite.
Il tempio è strano: oltre a emanare malvagità da tutti i pori, vediamo una colonna di fuoco che svetta dal centro dell'altare. Al suo interno una figura vagamente demoniaca ci accoglie e ci attacca, accompagnato da quelli che sembrano cani infuocati.
Lo scontro si fa subito cruento e solamente grazie alla nostra abilità riusciamo a sopravvivere: io riesco con un gran fendente ad abbattere un cane, mentre per la creatura occorre tutta la violenza di Aaron per abbatterla.
Alla fine dello scontro ci guardiamo intorno: la sala è sempre nera,orrenda come la morte: la colonna di fuoco non accenna a scomparire. All'improvviso sentiamo una voce nelle nostre teste. Ci invoglia a essergli amica, a non fargli del male. E' ovvio che è un tranello, che è tutto un inganno per sviaci dalla nostra missione. Ma cosa? I miei compagni sono convinti delle affermazioni della voce, gli sono amici. Cerco disperatamente di convincerli: evoco nella mente di Aaron immagini della sua infanzia, gli spiego che Cal non lo avrebbe mai ubbidito a una voce incorporea, che suo padre non lo avrebbe mai fatto.
Intanto cerco di prendere Ays e di portarla fuori, ma purtroppo lei mi sfugge, riesce a divincolarsi e a uscire dal mio campo visivo. Allora occorrono decisioni drastiche: afferro Aaron e cerco di buttarlo a terra, per impedirgli di perdersi anche lui nella follia. Anche Torvald mi sembra spento: nonostante la voce appartenga alla stessa persona che ha distrutto il suo tempio, lui è convinto che sia stato io a compiere quello scempio.
Parlo con Aaron, di quanto siamo stati bene insieme, di quanto abbiamo combattuto io e lui, di quante volte lo ho curato da innumerevoli ferite.
Ad un certo punto lui mi afferra, sta per scagliarmi nella colonna di fuoco, quando infine rinsavisce!
Lo abbraccio e sfodero l'arma, pronto a combattere con le unghie e con i denti.
Sento subito una fortissima pressione alla testa, ma non riesco a parlare, sono come bloccato da delle braccia molto viscide e potenti. Ad un certo punto riesco a divincolarmi e a gridare a Aaron in che direzione deve colpire: purtroppo il nostro avversario è invisibile e molto forte e Aaron non riesce a colpirlo.
Con un disperato movimento del polso riesco a conficcargli il coltello nel fianco. Aaron attacca subito in quella direzione e mena un enorme fendente. Purtroppo la creatura non muore e continua a restare avvinghiata alla mia testa.
Cerco ancora di liberarmi, quando avverto un fortissimo dolore al collo e il buio mi avvolge.


-Ben fatto Koos.-
-Dove sono?-
-In pace, al mio fianco. Non ti basta?-
-Sono morto? Alla fine il male ha trionfato? Che ne sarà della città, ora che non ci sono per difenderla?-
-Il male non ha trionfato. Guarda tu stesso. Aaron ha scagliato il tuo corpo tra le fiamme e la tua essenza pura e priva di malizia ha purificato il tempio. Oggi hai fatto un grande favore alle forze del bene. Adesso vieni, dobbiamo andare.-
-Dove?-
-Voi umani, fate sempre troppe domande e mai al momento giusto. Fidati di me Koos, ti porterò da colui che hai sempre pregato, che hai sempre ammirato. Ti siederai al suo fianco, accanto a tuo nonno, per far parte del grande esercito della luce.-
-E poi?-
-Poi verrai rivestito di fulgore e la tua anima sarà finalmente in pace con tutto. Sei pronto Koos? Guarda ancora una volta i tuoi amici, guarda Torvald che piange la tua scomparsa, guarda Aaron che cerca di capire cosa è successo e Ays, nell'ombra, con il volto nascosto e privo di espressione. Ora li proteggerai meglio, come un vento benevolo che soffia al mattino, portando odore di mare e di avventure.-
-Andiamo.-

sabato 13 novembre 2010

Pow xesima sessione

-Vrael! Vrael!-
-Dica o Sommo Heironeous.-
-Ho deciso. Sei stato assegnato a Koos, un mio servo fedele. Ultimamente la sorte non ha giocato a suo favore e in chierico del suo gruppo mi sembra un po' incapace, non fa che cadere, Pelor non è molto soddisfatto da lui, ha preso una brutta china se continua a bere così tanto... Adesso vieni con me e osserva il tuo compagno di vita, memorizza i suoi atteggiamenti e i suoi gesti.-
-Va bene, o Sommo.-

Il ragazzo mi sembra molto dotato, anche se la sorte non gli arride. Per fortuna che c'è quel selvaggio che risolve la situazione, altrimenti sarebbe morto da tempo. Il chierico invece mi sembra mia nonna, ricordo quando da vecchia non faceva altro che cadere...
E adesso che fa??? Regala la sua armatura a un poveraccio!!! Va bene essere misericordiosi, ma questo esagera! Per fortuna che c'è Koos, il mio compagno, che gli regala la sua corazza. E' più leggera della precedente, ma ha il pregio di essere molto più bella. Il mio amico intanto indossa una nuova armatura, che sembra renderlo più sollevato e leggero.
Per la mia criniera! Hanno appena sconfitto dei non morti e cosa fanno? Tornano in città e vanno a cacciarsi nei guai! Va bene comprare nuove armi, va bene spendere oro per migliorarsi, vanno bene tante cose, il mio compagno si è fatto un' amica, la fabbricante di spede, che gli ha rivelato molte informazioni sulla città, ma non possono cacciarsi nei guai DI NUOVO!!!
Non riescono a fare dieci passi in pace che vengono attaccati da due mostrusità, due vermi giganti provenienti da un altro piano, che per poco non li riducono in brandelli! Il chierico viene sbattuto lontano da una di quelle bestie, privo di sensi. Per fortuna che quel bardo, che Olidammara lo protegga, che lo salva.
Dopo un breve scontro, soprattutto grazie al selvaggio, riescono ad avere gioco facile contro quelle creature.
Sarav dice loro che devono curarsi, se vogliono entrare nel quartiere magico. Li le cose non vanno per niente bene, a suo dire, e così conciati non farebbero molta strada.
Vanno nel tempio di Heironeous, bravi. Quello di Pelor è stato chiuso, non so perché lo permetta, se fossi in lui sarei disceso sulla terra per fulminare tutti. Una strana nebbia avvolge il tempio, sguainano le armi, sono pronti a combattere.
Ma per la mia coda! Torvald, cosa stai facendo!!! Non puoi entrare nella nebbia, è magica, lo capirebbe un bambino che la cosa è alquanto sospetta. Ecco, cade tramortito. Lo dicevo io.
Bravo Koos!!! Ha appena salvato il chierico da una morte certa e ingloriosa. Il selvaggio è stato invece molto più pratico, con una freccia incendiata ha fatto sparire un po' di nebbia e finalmente si vedo l'avversario. E' un incantatore, che sta fuggendo. Vai, colpiscilo!!!
Il selvaggio è stato bravissimo, lo ha ucciso con un colpo formidabile del suo arco. Finalmente sono all'interno del tempio, dove Torvald viene risvegliato da un altro servo del Sommo.
Sciagura!!!
Hanno rapito una compagna di Koos, è sparita senza lasciare traccia nel quartiere magico. Vedo che smaniano di andare la, ma per fortuna Koos li indirizza prima da un guaritore. Dopo aver curato le loro membra, finalmente vanno nel negozio. La porta è sbarrata e il proprietario è strano. Dice loro di andarsene, che non ha mai sentito parlare di paladini e non ha visto nessuno. Koos dopo un breve sguardo alla casa inorridisce. E' piena di malvagità e di terrore.
Fa un cenno a Aaron, che con una spallata travolge la porta rinforzata e uccide il proprietario. E' molto diretto e non si lascia intimidire dalle forze del male. Mi piace.
Nel negozio c'è qualcosa di strano, sembra che la realtà sia distorta. Nella cantina trovano due maghi pronti a combatterli e una strana creatura: sembra una melma, dotata di molte bocche, pronta a divorarli.
Dopo una brave colluttazione riescono a avere la meglio contro gli avversari, ma Koos giace a terra, gravemente ferito agli occhi. Aaron cerca di lavare via il veleno, ma la cosa sembra peggiorare!!! Koos urla che non ci vede, il panico lo rapisce. Dopo un po' si calma e con una mano si tocca gli occhi. Grazie ai poteri conferiti dal Sommo gli occhi guariscono e la sua vista ritorna come prima! Sembra irradiare luce propria da quanto è felice.
Al piano di sopra trovano due maghi, dei quali uno fugge ancora più in alto, mentre il secondo combatte strenuamente e dopo un po' giace morto a terra, in un lago di sangue. Purtroppo a Koos succede l'inevitabile. Il fato gli gioca un brutto scherzo e gli spezza la spada contro un mobile. Ormai è inservibile, ma Koos è imperturbabile: estrae il pugnale e segue i suoi compagni al piano di sopra.
Qui una brutta sorpresa li attende: un altro di quei vermi schifosi, figli dell'abisso li attacca, mentre di nuovo viene evocata una strana nebbia. Dalla nebbia partono dei dardi che colpiscono i miei futuri amici. Aaron riesce a lanciare la spada contro il verme, uccidendolo, ma i dardi sono troppo potenti. Uno dopo l'altro cadono incoscienti, sembra che per loro non ci sia più nulla da fare, quand'ecco che risuona una strana musica.
E' tornato Sarav, che dona vita al selvaggio che con l'ultimo briciolo di forze abbatte il mago rimasto, facendo un macello.
Credo che mi diverirò moltissimo a stare con loro, soprattutto accanto a Koos. Spero solo che il chierico pasticcione non mi colpisca per sbaglio, perché purtroppo è una cosa che fa sovente.

-Grazie o Sommo, la visione è stata molto istruttiva.-
-Ora vai, Vrael, che il tuo compagno ti attende. Prima però devi farmi un favore. Vai da Pelor e riportalo a casa, non sembra sia in se, ha passato la serata con Hoba-Dai, lo sai che lui ti fa sempre bere degli intrugli stani.-

venerdì 12 novembre 2010

Pow Pelor ciak 2

Pelor: dai Bacco, fammene un altro!

Bacco: ma è il settimo, poi riesci a tornare a casa??

P: tranquillo, mi dà uno strappo Apollo, appena fa sorgere il Sole qua da te allunga un po' e mi porta a casa, tanto lui non beve perchè guida il carro!

B: come vuoi vecchio mio, ma non stai bevendo un po' troppo, per un tuo chierico in giornata no?

P: forse hai ragione, dopo di questo vado dai!

B; bravo, tu sei sempre lo Splendente, il dio del Sole, coraggio!

P: grazie Bac, ce ne dovrebbero essere di più di baristi come te, l'ultima volta sono andato da Olidammara a prendere una roba, a momenti tornavo in mutande!!

B: eh, tipo poco raccomandabile quello!!

P: a presto, ma spero per motivi più felici!

B: sai dove trovarmi Pel!

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P: ehi son qua!!

Apollo: ehi collega, senti che fiatella, non avrai mica bevuto no?

P: solo un po' dai, non farmi il moralista!

A: bè, io non bevo quando guido!

P: dai, ti ho pagato la lucidatura del tuo carro da Hermes, il più veloce di tutti!

A: si dai monta, ma non alitare sull'Arbre Magique, è al gusto violetta di bosco, me l'ha venduto Artemide!

P: sese...

P: ottimo, grazie caro!!

A: e parla verso di là!!

P: buon lavoro!!

A: ciaooo!

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Dopo qualche ora...

P: ooo che mal di testa, meglio che chiami Obad-hai, lui ha sicuro qualche erba medicinale... Ob! Ooob, ci sei??

Obad-hai: non serve che urli, stavo medicando la tua piantina all'ingresso, non la consideri molto...

P: bè ma è grassa, le serve poca acqua!!

O: sì ma, caro mio, tu sei il Dio del Sole, qui non pioverà MAI!!

P: ops..

O: comunque ora sta bene, non ti preoccupare..

P: ossantome!! Il Sole, aspetta che lo faccio sorgere!!

O: fai pure, effettivamente però...

P: però che?

O: c'è un tempo proprio scarso in sto periodo, anche stamattina..

P: non dirmelo, piove, è nuvoloso, umido...

O: sì, come fai a saperlo??

P: che a Nerull venga un'acne, c'è Torvald in giro!!

Nerull: guarda che ti ho sentito sai....

P: sai che ti voglio bene Ner... :S

O: chi è questo Torvald??

P: la mia rovina, ieri ho rischiato la cirrosi per colpa sua...

O: ma non mi dire, non sarà mica quello che gira con il paladino di Heironeus????

Heironeus: si si, è lui, ma oggi non voglio assistere!!

O: ah, ho capito, ma tu almeno sei stato bravo, Heir mi ha chiesto funghi allucinogeni per dimenticare..

P: o poveretto..

O: se vuoi ti faccio compagnia, ho qualche oretta, poi devo andare con Elhonna a salvare un bosco dalla desertificazione..

P: sshhhhhhhhhhhhh!! Che devo ad Elhonna una faretra nuova!!

Elhonna: e non una faretra a caso, rivoglio la MIA!

O: che è successo?

P: sempre per colpa di sto Torvald, ho scordato una torta a cuocere sul Sole, ma l'ho lasciata troppo ed è deflagrata.. Non sapendo dove mettere i pezzi ed avendo visto la faretra incustodita..

E: potevi avere almeno la decenza di farla alle mele, e non alle mandorle che sai che non mi piacciono...

O: eheh..

P: dai che domani ce l'avrai!

O: lo spero bene!! Ciao a dopo Ob, buona giornata Pelly!!

P+O: ciao cara!!

O: allora dicevamo??

P: tempo dimm.. c'è Torvald in giro, vediamo dov'è...

O: bè, laggiù vedo un addensamento di nubi mica male..

P: ecco, centro..

O: perchè si spoglia??

P: non voglio saperlo..

O: ma sti sta sfilando l'armatura!!

P: non posso crederci, sarà charmato!!

O: no, la sta regalando ad un accattone!!

P: giuro che se è Olidammara sto giro mi arrabbio!!

Olidammara: no, ho troppo da fare qui, stanno aprendo una casa del gioco d'azzardo, il tuo chierico è troppo sfigato per me!!

P: ah meno male..

O: tanto il paladino gli sta regalando la sua..

P: oh povero me, inizierò a perdere capelli!

O: su dai, ho delle piantine mica male per la ricrescita!!!

-------------------

O: sono in città, sembra vadano in direzione del tempio!

P: eh sì, e quei vermoni evocati li aspettano!!

O: toh, il selvaggio li carica, è avventato ma coraggioso!

P: bè è così, ma d'altronde da un barbaro dal Goeh che ti aspettti, sa contare fino a 3, e con una pausa in mezzo!!

O: vero vero! Però guarda, caricano anche gli altri...

Dopo qualche attimo...

P: guarda che muoiono, ma aspetta c'è Sarav, ecco che suona e libera il barbaro: hanno vinto, per fortuna!! E il paladino di Heir si è difeso benino dai..

O: e il tuo chierico??

P: speravo non lo chiedessi... Brandisce la mia sacra mazza come fosse un pennello, non faceva niente a quei vermi, ora è stato appena lanciato contro il muro e sta per morire, per fortuna che c'è Sarav..

O: dai coraggio, era già ferito!!

P: lui è SEMPRE già ferito...

O: oh..

P: finalmente un'azione sensata, vanno da un guaritore, ma che fa il paladino? Sta dando al barbaro veleno da bere, convinto sia una pozione di cura!?

O: bè la colorazione è simile!? Secondo me non muore però, ho incontrato Kord e dice che ha tempra il ragazzo!

P: speriamo di no dai, sennò Torvald ha un'autonomia di 3 minuti, sempre se non inciampa nella sua mazza e si autostordisce....

O: che pessimista che sei, tieni una mentina!!

P: so ancora di vino..

O: eh sì, mi seccava dirtelo così direttamente...

P: oh grazie, vecchio mio!

O: dovere!

P: però smettila di far crescere rampicanti in casa mia, e manda via tutti quegli uccelli!!

O: ops, non l'ho fatto apposta, è che ho sempre attivo "evoca alleato naturale IX" e "crescita vegetale"!

P: dai, sembra un erbolario misto zoo!!

O: si ho capito, la smetto, ma neanche un piccolo Roc?!?

P: sì ma pulisci tu la gabbietta!?

O: ho capito ho capito...

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P: vediamo dove sono ora?!

O: là dove c'è quella foschia intorno al tempio di Heir!

P: vuoi scommettere che il mio chierico si lancia dentro la nebbia e cade colpito?

O: ma dai, è saggio, non lo farebbe, è più facile che lo faccia il barbaro!!

P: speriamo..

O: smettila di mangiare le mie foglie, alcune sono allucinogene!!

P: proprio per questo!!

O: dai, ha fatto un errore di valutazione!!

P: ma se lo sto seguendo da 10 minuti ed è già quasi morto 2 volte!!

O: capita dai!!

P: lui se le va a cercare!!

O: ma povero!!

P: hai funghi allucinogeni!!?

O: si ma quelli me li paghi, mi hai quasi mangiato la tunica!!

P: tienili pronti!!

O: sei troppo pessimista!!

P: vedremo..

---------------------

O: dai, hanno trovato la casa!

P: è quella giusta, è piena di malvagità!!

O: vedrai che si rifarà!

P: la porta è chiusa..

O: bè la apriranno no?

P: secondo me chiedono al barbaro di sfondarla..

O: dai, sono saggi e carismatici, entreranno con le buone..

P: scommetti un fungo?

O: da quando scommetti? Non frequenterai mica Olidammara??

Oli: guardate che vi sento, e se non la smettete vi rubo le mutande!!

O: dai che scherzo... e comunque sai che non le uso!

Oli: tu no, ma la tua veste la vuoi sempre verde no? Se un giorno fosse viola a pois!?

O: non oseresti?

Oli: nominami ancora così e vediamo...

O: dai che scherzo!!

P: eh smettetela, c'è un combattimento!

O: eccomi!

P: dai sono in due, colpiranno quel cabalista??

O: bè, loro sono pesantemente corazzati, avranno sicuramente la meglio in poco tempo!

P: io vado a farmi un tè, ne vuoi un po'?

O: ma come non assisti il tuo adepto?

P: tanto quando torno è ancora là!

O: che sfiducia!!

P: vuoi o no sto tè?

O: portami solo l'acqua calda che le foglie ce le metto io!

P: bene, 1 minuto e son da te!

O: ti perderai il combattimento, vedrai!

P: secondo me no..

O: mamma mia che scatole, mi son ricresciuti gli allucinogeni che mi hai mangiato poco fa, non si beccano mai, anzi, a momenti crepano!

P: che ti dicevo? Il cucchiaino lo vuoi?

O: no no, grazie..

P: ecco, ce l'hanno fatta!

O: ora salgono!

P: eh, vediamo che succede... Però buono quell'allucinogeno, me ne dai un altro??

O: NO! Dai, non perdere la dignitò, mica vorrai diventare come O..

P: ahahahhahahhahhahahaha!!

O: che c'è?

P: hai la veste viola a pois!!!

O: accidentaccio!!!

P: noooooooooooo, perchè l'hai cambiata, ti donava!!

O: smettila, sennò vado via!!

P: si scusa, ihih, però...

O: me ne vado??

P: no no la finisco!

O: guarda, sono di fronte molti nemici, un altro vermone!!

P: non voglio sapere...

O: bè dai si stanno battendo, e valorosamente........

P: questo silenzio?

O: nooo, niente...

P: dai, dimmi che Torvald è a terra...

O: dai, tieni un allucinogeno...

P: vedi come mi sono ridotto...

O: aspetta si rialza!!!

P: ma è scemo!?

O: eeeeehmmmm, sì...

P: non dirmelo..

O: tieni questa canna, sono quelle che mi chiede Olidammara per svagarsi, e sto giro non farmi la veste a pois

Oli: allora scendo anche io!!

O: bene, tanto ne ho!!

P: si dai, mal comune..

Oli: ... canne per tutti!

P: mi sa che me ne torno da Bacco!

Oli: offri tu?

P: massì, tanto ormai!!

Obad: dai Pel!!

P: lasciami stare, mi sa che vado a fare il cameriere da Bacco!!!

Oli: e i tuoi domini?

P: gestiscili tu, forse almeno così sono più divertenti...

Ob: te lo impedisco!!

P: massì, non faccio sorgere neanche il sole, tanto da quando gira Torvald il tempo è sempre dimmerda..

venerdì 5 novembre 2010

Pow Settima sessione! ;)

POV KOOS

Mi sveglio. Sento rumori attorno a me. La luce del tempio mi avvolge tutto, mentre una statua di Heironeous mi guarda con benevolenza dall'alto. O sacro dio, grazie per non avermi accettato!
Torvald mi guarda sorpreso, non si capacita che sono stato riportato nella terra, che non sono stato accettato tra le schiere dei giusti. Aaron non fa una piega. Probabilmente non ha capito che sono stato riportato in vita, credendo semplicemente che fossi svenuto. E' un ragazzo sveglio, ma certi concetti di magia e sacro vanno al di la della sua comprensione.
Ancora scosso mi avvicino al gruppo: io, Torvald e Aaron riceviamo un nuovo compito. Dobbiamo andare da un potente stregone, che deve consigliarci su come curare le ferite del lupo. Non ho capito, sembrano infette, ma i miei tagli sono perfetti, non compare alcun segno di infezione. Nemmeno quelle di Torvald o di Aaron sembrano malaccio: certo, hanno un brutto aspetto, ma tutto sommato non sono peggiori di altre ferite che hanno ricevuto da quando io sono con loro.
Ci consigliano la locanda Zefiro d'Oriente, alla porta del guado, nella direzione dove dobbiamo dirigerci. E' un posto pulito, pieno di gente onesta e tranquilla, da quello che ci dicono. Appena arriviamo nella locanda vediamo che ci hanno consigliato male. Sembra che stia per scoppiare un duello di magia, ci sono molti maghi con delle bacchette sfoderate, la tensione è altissima: cerco di calmare gli animi, ma la situazione si placa solo quando Aaron estrae la sua micidiale lama e guarda tutti in maniera truce.
Al bancone del bar conosciamo un menestrello, che decanta le lodi di un certo Adam, possente guerriero. Facciamo amicizia con lui, è un individuo di indolo lieta, sempre pronto al riso e al canto, accompagnato dalla sua chitarra. Rimango molto compiaciuto dalle sue canzoni, sembrano quasi magia: ad un certo punto gli domando di unirsi a noi, di fare con noi un pezzo di strada, in cambio di un po' d'oro e di nuove trame per le sue avventure. Lui ci pensa un po' e infine accetta la nostra proposta: sarà il nostro compagno per questa parte del viaggio, chissà se potrà risultarci utile.
Il suo nome è Sarav, come apprendiamo da lui stesso e per mestiere ha sempre fatto il girovago e il menestrello. E' dotato di enorme saggezza e la sua presenza è visibile ovunque.
Ci incamminiamo: il primo giorno è privo di significato: non accade nulla e non incontriamo anima viva lungo il cammino. A metà del secondo giorno, a poche ore dal nostro arrivo, finalmente accade qualcosa: una bellissima ragazza circondata da cinque creature umanoidi, brutte come pochi, viene assalita e domanda aiuto. Dopo un breve e furioso combattimento vediamo le creature morte, mentre la ragazza è scomparsa!
Aaron grida per tutto il bosco per cercarla, ma solo quando io l'assicurai che non avrebbe avuto nulla da temere da noi, che l'avevamo protetta e salvata e che non desideravamo ricompensa decise di mostrarsi. I miei occhi non mi avevano ingannato, è una ragazza stupenda, bella come il sole, con dei capelli neri lucenti che le cadono oltre le spalle. Di nome fa Lia ed è diretta alla capitale.
Una volta venuta a conoscenza della nostra missione, decide di accompagnarci, in quanto conosce molto bene lo stregone da cui siamo diretti e quindi potrebbe presentarcelo.
Arrivati nei pressi del suo accampamento, notiamo subito una cosa molto strana: il posto sembra deserto, addirittura disabitato da moltissimi anni, almeno secondo quello che ci dice Aaron. La radura effettivamente è deserta, priva di segni di accampamento. L'unico segno di presenza umana è una vecchissima torre diroccata, ricoperta dall'edera. Li Lia riesce a notare il libro dello stregone, il quale afferma di essersi trasferito nelle catacombe di famiglia per continuare gli esperimenti, a causa di strani avvenimenti che accadono nella zona.
Decidiamo quindi di dirigerci verso la capitale, dove dovremmo trovare il cimitero con le catacombe delle famiglie più importanti. Tra queste spero di trovare anche quella dello stregone, per poter entrare e completare la nostra ricerca. Infatti Sarav ci ha detto la sera prima che quelle ferite vanno curate al più presto, poiché sono infette e Torvald ha le ore contate: se non guarisce entro la notte, diverrà anche lui una creatura dell'oscurità, mezzo uomo, mezzo lupo, pronto a sbranare e uccidere.
Lungo la strada vediamo un cimitero, sorgente di male: infatti sembra molto vecchio, oscurato come se la luce del sole non potesse entrare, con una grande tomba centrale da dove diparte gran parte del male di quel luogo.
Speriamo che sia la catacomba dello stregone e che lui stia bene, poiché questo posto non sembra molto accogliente per le creature viventi.
L'unico che non nota differenze è Aaron, il quale non ha percepito la magia che pervade l'aria. Nemmeno quando cerco di spiegargli cosa è successo non mi capisce appieno, devo insegnarli un po' di rudimenti di conoscenza della magia, altrimenti può venir sopraffatto dagli eventi.
All'interno della catacomba veniamo subito accolti degnamente: una decina di scheletri ci assaltano, pronti ad ucciderci. Gli altri non fanno nemmeno in tempo a estrarre le armi dal fodero che il stendo il braccio e polverizzo le creature, dando loro finalmente pace.
La stanza da su un corridoio, alla fine del quale si trova un baratro. Non facciamo in tempo a pensare come passare dall'altra parte, che veniamo accolti da nugoli di frecce e Torvald sembra abbastanza male in arnese per continuare a proseguire.
Non facciamo in tempo ad spostarci nella stanza più interna, che subito ci assaltano una moltitudine di creature, dozzine e dozzine di scheletri, capitanate da uno scheletro che nulla ha di umano, alto circa tre metri, con in pugno un mazzafrusto grande come il mio torace.
Dopo un combattimento lungo e estenuante, mi ritrovo per terra, privo di sensi. Solo grazie all'aiuto di Sarav riesco a muovermi di nuovo e non appena apro gli occhi vedo una scena grandiosa: cumuli di ossa sparse per tutto il pavimento, pezzi d'armi sparse ovunque e il baratro riempito magicamente.
Oltre al baratro ci accolgono una decina di scheletri, che non ci impegnano più del necessario. Se il male di questo luogo è concentrato solo qui, allora siamo a posto e nulla ci può far del male. Purtroppo so che non è così e che abomini ancora peggiori ci aspettano all'interno della tomba. Quindi armati di coraggio proseguiamo all'interno del complesso.
La sala è abbastanza grande, dotata di un altare in fondo, dietro di esso svettano tre colonne che sorreggono la volta in pietra. A un'attenta analisi vediamo che il posto non sembra malvagio e non si notano i segni di profanazione all'interno della sala. Dalla sala si dipanano quattro corridoi, in quattro direzioni differenti, segno che il complesso è più vasto del previsto, pieno di stanze e diramazioni. Ma noi dobbiamo fare presto.
Scegliamo un corridoio e guidati dal fato arriviamo a una sala più piccola, dotata di un pozzo al centro della stanza, con quattro statue ai bordi, che mi ricordano tantissimo le statue che ho affrontato nell'incontrare i miei compagni di viaggio. Sto per dirlo a Aaron quando due di esse si svegliamo e ci attaccano! Il combattimento è furioso, pieno di colpi e di clangore di metallo su pietra. Dopo pochi minuti le bestie sono a pezzi, prese a colpi di spada e scudo, di mazza e potenti magie!
Proseguiamo.
I corridoi continuano, si avventurano sempre di più all'interno del colle, verso zone di male estremo, insanabile. In una piccola stanzetta troviamo un'antica architrave, sorretta da due colonnine in pietra. Sembra quasi una saletta d'aspetto, di quelle che di solito si trovano all'interno dei palazzi reali o negli appartamenti dei potenti.
Dietro la porta ci accolgono due immonde bestie, della stessa dannata progenie che ci aveva attaccato nella città: mezzi uomini, mezzi lupi, ma non riescono a resistere ai nostri colpi. Dopo un po' di tempo il silenzio torna a regnare nella sala, vicino ai corpi delle due empie creature. Che la pace eterna le attenda e lenisca la loro anima dannata.
Dalla stanza entriamo in una più grande, illuminata da torce alle pareti. Al suo interno troviamo la sorgente di male del luogo: tre potenti creature non morte, due completamente fasciate, dalla testa ai piedi e una più grande, parzialmente decomposta.
La creatura più grande cerca di intavolare un discorso con noi, per illuderci con sogni di ricchezza, per blandirci e infine deriderci. Inutilmente la creatura cerca di prendere tempo, poiché Lia è impaziente e assalta la tetra figura.
Immediatamente Aaron balza avanti e ingaggia un potente duello con la bestia, cercando di colpirla, venendo avvinghiato e morso dalla creatura. Lo vediamo visibilmente scosso quando la sua lingua tocca la carne del nostro amico, ma dopo un lungo brivido riprende a lottare con maggiore foga e rabbia.
Intanto Lia ha fatto partire dalla sua mano degli strani raggi che hanno vaporizzato una mummia, riducendola in briciole, senza dargli la possibilità di nuocerci. Io e Torvald non restiamo inermi e corriamo contro il secondo essere fasciato. Ingaggiamo un potente combattimento, ma Torvald sembra essere stanco e distante, i suoi tentativi di bandire le immonde creature non funzionano, cade a terra più volte, inciampando nel suo stesso scudo, perdendo la sacra mazza e il suo simbolo sacro.
Dopo una lunga lotta, che mi ha profondamente provato, invoco il potere di Heironeous e scaglio contro la bestia tutta la sacra energia che il divino mi ha concesso: le mie mani unite toccano l'immonda creatura e quest'ultima esplode in un tripudio di luce, chiamata a se dalle selvagge forze dell'abisso.
Nello stesso istante Aaron balza avanti e travolge il suo avversario, annientandolo.
Ci ritroviamo così, soli in una stanza vuota, particolarmente feriti o comunque provati da questo incontro. Nella stanza troviamo due porte: una da su una stanza vuota, mentre la seconda rivela il bottino delle creature: uno scrigno e un pugnale, presi da Aaron, un'armatura lucida e splendente che abbaglia la mia vista, sulla quale invoco il mio possesso e delle pergamene, prese da Torvald, che dopo una veloce letta sembrano contenere la cura per la malattia che affligge Torvald, liberandolo così per sempre da quest'immonda maledizione.



Pow PELOR

E' quasi l'alba, meglio che mi sbrighi a far sorgere il sole, anche se, caspita, ultimamente c'è un tempo di un nuvoloso pazzesco... chissà perchè, di solito qui le stagioni sono molto più regolari. Vediamo un po' che succede nel Piano degli umani: preghiere - bene, la gente prega ancora, è positivo -, suppliche, - toh, il patriarca vuole resuscitare un altra persona, speriamo sia più giovane dell'ultima, che senso ha una resurrezione se poi la devi rifare il giorno dopo -, ehi, un combattimento! C'è un mio seguace! Fammi concentrare un po' e vedere che succede: sta combattendo contro un lupo mannaro, bravo, ha imparato bene: o per le mie sacre grazie, brandisce quella mazza come fosse una vanga!! Non lo prende mai!! Santo me, speriamo si salvi!! Ah, meno male, non è solo, ha un nomade vicino, certo, manca di stile ma tira delle spadate molto molto efficaci. Ecco, te pareva, è stato morso!! Se ha fede non viene infettato, facheabbiafedefacheabbiafede - che poi lo sto dicendo a chi... - ecco, è infettato! E l'altro, ovviamente no... Vediamo che combinano ora, la licantropia non è una cosa da sottovalutare, soprattutto a UN GIORNO dal plenilunio... Speriamo che quel paladino di Heironeus si dia una mossa, non confido certo nel selvaggio...

H: Si? Chi mi ha chiamato??

P: Eh?

H: Chi mi ha appena nominato??

P: Caspita, mi son dimenticato che un Dio vede e sente a 30km, sono io, Pelor, parlavo di un tuo seguace!

P: Ma va? Aspetta che arrivo, eccomi!

P: Ah, già, il teletrasporto senza errore.... Effettivamente dovrei muovermi più spesso, ma qua si sta di un bene.......

........

H: PELOR!?!?

P: Ah scusa, dicevo di un tuo paladino, che spero aiuti un mio chierico a guarire dalla licantropia!

H: Ah, capisco, ma non sarà mica quel paladino che gira con un selvaggio, un druido un chierico ed una losca donna?

P: Ah, quello che combinino i tuoi paladini non lo so - eh, non ci sono più i paladini di una volta - però è con un selvaggio e un chierico!

H: O per me, non me ne parlare, è più morto che vivo, ho dovuto offrire a Nerull un sacco di botti di Idromele per farmelo dare indietro, ma è peggio di una falena, dura 1 giorno!!

P: E come mai allora tutto questo impegno, Heir?

H: Eh, sai, una resurrezione costa 10.000 monete d'oro, e con i tempi che corrono, ognuno tira acqua al suo mulino ah! Guarda adesso: risorto!! Diciamo che la mia sacerdotessa avrebbe potuto chieder loro i soldi, anzichè prenderli, ma va bene così!

P: O per il mio disco del Sole, dove sono, li ho persi!!

H: Ma stai tranquillo, sono laggiù, poco fuori città!

P: Roba che mi dimentico di tramontare il sole, ma per fortuna i Miracoli servono anche a questo!

H: Dai, ti va di vedere che fanno, ed io scommetto un anno di idromele che il tuo muore prima del mio!

P: Ci sto, non può morire, è un chierico e, guarda, entrano in un covo di aberranti non morti!

H: Bè, il mio è un paladino!!

P: BENE, vediamo che succede!

P: finalmente hanno trovato la via, da quando Nephandum fa lo splendido quaggiù, il tempo è un po' irregolare, pensa che ieri mi son dimenticato una torta sul Sole: KABOOOM, esplosa in mille pezzi! Per fortuna Elhonna ha quella sua faretra dove metti dentro qualsiasi cosa e sparisce vah... - spero non mi abbia sentito -

Elhonna: sono bassa, NON sorda, ne riparliamo tra un po' Pelly, ora devo andare!

P: orcoNer.....

.....

H: ehi ehi, hanno trovato un ingresso, per fortuna che il mio paladino sa molte lingue, intepreterà sicuramente quel testo!

P: anche il mio chierico, sa il celestiale!!

P+H: che caspita hanno preso il celestiale!?!?!? Non sanno che noi e i nostri avatar, gli angeli e tutte le creature di qui parliamo tutti i linguaggi??! Solo per fare i colti, forse nelle più antiche chiese in celestiale c'è scritto BAGNO!!!

P: guarda, scheletri, SIIIIIIIIIIIII, bravissimo il mio chierico? Hai visto? Basta alzare il MIO simbolo sacro e tutti i problemi spariscono!!

H: questione di fortuna, vediamo come se la cavano con gli scheletri dopo!

P: bè, c'è una voragine, il selvaggio, il tuo paladino e quella donna provocante si sono allontanati, che fa Torvald??

H: secondo me si prende un nugolo di frecce nel petto!

P: ma non dire idiozie, non può essere così deficiente, starà evocando una nube antifrecce, uno scudo, un'ancora dimensionale...

H: no, no, ora se le prende tutte, guarda, gli arceri incoccano!!

P: se si prende questo attacco ti do un bacio sulla fronte!

H: ommioME!

P: noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!! E' una scimmia! Che dico una scimmia, un non morto! Nel senso che il suo cervello è morto!!!

H: puah, potevi almeno non sbavarmi..

P: scusa, ma ero misto tra il basito e il disperato..

H: tranquillo, si sa che la sessualità di noi elfi è dubbia, per non parlare dei mezzelfi... sai, ricordo un ranger....

P: dai non distrarmi, è sbucato quel bardo che ha trovato una strada!

H: si, ne riparliamo dopo!

P: toh, altri scheletri!!!

H: adesso vedrai il mio paladino!! e comunque sono quelli di prima, la strada l'hanno trovata soli...

P: si è uguale!

H: ma che fa Koos? Non può mettersi proprio all'uscio, persino il barbaro ha girato l'angolo preparandosi all'attacco..

P: secondo me ora muore come ieri!

H: se muore, domani mi trucco da donna!

P: così non vale, è troppo facile!!

H: non vorrai mica anche tu che ti baci in fronte!?

P: no, anche quello troppo facile, domani apparirai al tuo patriarca in mutande!!

H: va bene, tanto è impossibile che rimanga là e muoia!

P: hhahhahahahahahahahahhahahahahaaaaa!!! E' peggio del mio chierico, è a terra, e ora muore, ora muore!!

H: porcaccia miseria orca, reggimi sta spada che mi spo... NO NO, è vivo, il bardo l'ha salvato!!

P: che peccato, per poco...

H: ora vediamo qui che succede..

P: toh, gargoyle...

H: e qui il mio possente rappresentante darà il meglio.....

P: vedrai il mio!

...................................................

P: sì, versamene un altro, hanno fatto tutto la strega e il selvaggio, menavano colpi così deboli che i gargoyle avrebbero riso loro in faccia se avessero potuto..

H: ricordami più tardi di togliere al mio paladino la mia spada e dargli un frusta..

P: sisi

P: che noia, aspetta, passiamo allo scontro che prevedo nella grande stanza, 2 mummie e un worg!

H: bene!!

P: si!! le sta scacciando!! Una mummia è polverizzata!! Hai visto il mio Torvald??

H: e che fendenti mena il mio Koos!! Si vede è un mio paladino, quei capelli son proprio femminili, per non parlare dell'atteggiamento.... Bravo br... ehm, toh, guarda, il tuo chierico sta per scacciare ancora!!!!

TONF!!

H: Pel, ti sei fatto male??

P: no no, ma ho avuto un attimo di cedimento.... COME NERULL SI FA A CADERE SCACCIANDO!!!?? E' nettamente malato, DEVE avere qualcosa!

H: magari ha trovato una pozzanghera, ha gli stivali sporchi di fango, capita dai... hihihiihihhihi

P: ma stai ridendo??

H: no no, mai...

P: guardalo, ora ci riprova!!

H: ahhahahahaahhahaahahaahhahaaahahahaahahaahaah!!

P: .........................................

H: hhehahahhahhehehahahhshahahaahabawhahhahaha!!

P: hai finito di ridere!!?!?!?!?

H: è come svenuto!! Prima gli cade la mazza sacra dalla mano, poi riutilizza il tuo disco e ricade?!?!

P: non dirmelo..

H: dai, sarà ubriaco!!

P: magari, non beve altro che acqua...

H: dai, ci riprova!!

P: giuro che se ricade ancora per terra, domani faccio in modo che giri nudo!

H: bene, ma non penso succeda, sarebbe impossibile!!

P: OMIOSOLE!?

H: bwhahahaahahaahhahhahahhahahhhhhahhah

P: bene, Torvald domani avrà molto freddo...

H: bwahahahahahhahhahhahahahahahah

P: e tu che sfotti tanto, come sta il tuo paladino??

H: bah, se la passa, ha appena preso una spadata dal selvaggio che ha quasi rischiato di staccargli di netto la testa, ma per il resto sta bene....

P: poveri noi..

H: vorrei tanto sapere chi ce lo fa fare...

P: io ho ancora 2milioni di anni e sono in pensione...

H: beato te, a me ne mancano ancora 50..

P: ci facciamo un rosso da Bacco?

H: e lasciamo così il piano?

P: sì, chissenefrega!!

H: e il sole?

P: tanto non si vede mai, da quando gira sto Torvald c'è sempre un tempo dimmerda..

martedì 2 novembre 2010

La poesia - POW 7 Sessione

Cosa vi portò qui prodi eroi?
Quale gesta vi apprestate a compiere?
La pugna, la pugna ecco cos'è
che dal focolare ci rubò.

Presto un cavallo,
veloce un carro,
la dama, la gran dama
dal padre vorremmo andare.

Dama Elendwel, dama Elendwel,
luce e splendore dei popoli.
Troppo il tuo trono fu vuoto,
troppa la sofferenza del tuo popolo

Corri o artigiano,
prepara veloce il viaggio,
carro su strada difeso da lupi,
così la dama torna dal padre.

Subito o potenti sovrani,
ecco o grandi signori.
Le ruote sono salde,
ma lungo è il cammino.

Salda la nostra mano,
potente è il nostro braccio.
Addio o patria beata,
addio o antico bosco.

A lungo vagammo per via,
a lungo oziammo per ameni luoghi,
infin giungemmo alle frontiere,
dopo lunghe leghe su strada.

Potente il palazzo,
forte la difesa.
Fu pronta la guerra
o quale calamità è attesa?

Nulla miei potenti signori,
nulla o grandi sovrani.
Ecco, le vostre armi sono legate,
entrate nella città della luce.

Perché dovrei legare l'arma,
perché dovrei darvi la spada?
Non ha mai torto capello
agli amici della luce.

Potente sarà il tuo braccio,
e saggia la tua lama,
ma nella città d'oro
la morte non è accetta.

Entrate o creature mortali,
recatevi dentro le mura.
Nulla vi attende al suo interno,
nessun lungo patire.

O tempio glorioso,
o gloria benedetta!
Il tempio del sole irradia
scampoli di luce celeste.

Vagammo per via,
osservando i popoli,
fiera e mercato,
pace per i sensi attenti.

Rumori della folla?
Scalpitare di scarpe?
Queste non sono grida di gioia,
terrore e paura!

Vai fulgida lama,
corri freccia veloce,
colpisci e ghermisci
i nemici della luce.

Breve fu lo scontro,
lungo il patire,
sul selciato infine
molti corpi ferini.

Topi ci presero d'assalto,
topi colpirono le nostre carni,
ma la luce dell'acciaio
entrò nei lori corpi.

Al castello al castello,
conduciamo la gran dama
dama Elendwel va al castello,
al suo alto seggio.

Pace nei nostri cuori
conclusa è la missione,
lungo il nostro viaggio
all'interno dell'abisso.

Sbarre di ferro ai portali
fuoco e frecce dalle mura.
Colpirono come ladri
nella notte perpetua.
Nugoli di frecce contro il sole
contro i nostri corpi indifesi,
Ays cadde a terra
accanto la gran dama.

O Elendwel, o Elendwel
Eresïe ar Contüvel
nuovamente cadde a terra
priva di vita la sua bocca.

Elendwel, Elendwel
dama beata!
Perché cadesti nuovamente
nell'oblio senza luce?

Presto al tempio,
veloci come il lampo,
la vita può esser restituita,
a coloro che nel bene sperano.

Ferro alle porte,
chiodi ai battenti.
Nuvole di guardie,
nella Terra Tetra.

Veloci corriamo!
Come il vento saltiamo!
Dai saggi, dai potenti,
giungemmo dall'Anziano.

Morte! Morte!
Vecchio saggio che facciamo?
Un lago di sangue a terra,
il vecchio riverso più non fu.

Elcherot! Tinunvïë
Alghasar ar mastroië!
Inganno! Tradimento
Dannata la mano che colpì!

Dal guaritore, dall'erborista
veloci come il vento
portiamo seco la gran dama,
Elendwel dalla morte attesa.

Chiuso il gran portale,
bloccata la grata,
il guaritore più non è
fuga e paura lo accompagnano.

Aperta la porta con l'inganno,
priva di sensi la governante
scusa o sacro dio
blocca lo scempio degli empi.

Pace o anziana donna
non urli contro il cielo,
già le guardie si apprestano
contro il portone battono.

Menzogna ci accompagnò
bugie dovetti dire,
O sacro Heironeuos
perdona il tuo servo.

Rotta fu la porta,
tramortite le sue guardie
a che prezzo, a che prezzo,
Ays cadde dall'ago colpita.

O ignobile veleno,
o stupida ignoranza
le cure non portarono
altro che oblio.

Rotto fu il passaggio,
aperta fu la stanza
dentro chi trovammo,
chi al suo interno si pose?

Guaritore! Guaritore!
protezione e salvezza
portaci dal Sommo,
che compia il miracolo.

Presto al tempio,
al tempio del Valore,
dove silenzio e attesa
sempre si accompagnano.

Ladri! Razziatori!
Scomparso fu il corpo!
Elendwel! Elendwel!
Eresïe ar Contüvel

Pace fratello,
taci dentro il santo tempio,
al sicuro fu portato
non patisce più la dama bella.

Aaron dalle braccia possenti,
Aaron dalle membra forti,
contro la stutua si scagliò,
girò il possente dio.
Scale, scale oscure,
presto inoltriamoci
dentro le catacombe,
entriamo dentro il tempio.

Dove ci porterà? Dove andremo?
Chi lo sa,
dove il corridoio andrà
dentro il cunicolo ci inoltreremo.

Tombe tombe beate,
fate passare noi umili servi.
Beati compagni non v'agitate
senza colpa ne profanazione passammo,

Muro di pietra tetra
perché ti frapponi?
Perché intralci il nostro lungo incalzare?
Perché a lungo ci fai esitare?

Rotto fu il sigillo,
divelto fu il portale
distrutta la magia,
che il male non fa entrare!

Eresïe ar Contüvel!
Esgharot sië ulhcamar!
Colpa nostra se il male obliato,
passò i suoi portali.

Grazie o mortali,
di avermi liberato
adesso il mio intento è
di compiere il mio fato.

No, non passerai,
contro le nostre lame caderai.
Attento o creatura,
per te si prepara la sventura.

O sciocchi eroi,
o stupidi stolti,
qui a lungo attesi ,
l'ora della mia venuta.

Compiuto è il mio destino,
il vostro incalza lesto.
Suvvia non disperate,
una nuova vita vi attende.

Mai sozza creatura!
via orribile serpe!
Eresïe ar Contüvel,
luminosa è la mia lama.

Dentro o eroi,
contro il mostro che non muore.
Colpiamo, dilaniamo,
entrate con me nell'antro tetro.

Non vedete forse il male?
Non percepite il suo nefando odore?
Suvvia mortali,
nulla vi può colpire.

Potente la mia la lama,
nella carne tetra entrò,
sotto i miei colpi,
la bestia vacillò.

Forti i suoi artigli,
potente il suo braccio.
Elendwel Elendwel
proteggi il tuo vassallo.

Caddi senza pace,
in un iride di nero.
Contro il suolo si schiantò,
il mio braccio santo

Elendwel Elendwel
Eresïe ar Contüvel!
eccomi o santa dama,
giungo presto a liberarti.

Eccomi o sacra donna,
regina tra i mortali,
con te gusterò per sempre,
l'ebrezza della gioia.

Addio o mondo antico,
addio o cerca salda,
Elendwel Elendwel,
scusa se ho fallito.

Elendwel Elendwel
Eresïe ar Contüvel!
Giunsi infine lesto,
al giudizio che mi aspetta.

Addio o bei compagni,
Aaron dalla lunga lama,
Ays dal braccio rapido,
Torvald dalla mazza salda.
Cal del bosco,
proteggi e guida
il gruppo che mi accolse,
con gioia improvvisa.

Elendwel Elendwel
Eresïe ar Contüvel!
Fungon sië Imland,
isantrh es goan!

Heironeous o immortale,
accogli con benevolenza
l'inquieta anima del tuo servo!
Elendwel Elendwel