Spostati Nano di Merda!

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mercoledì 18 gennaio 2012

L’INIZIO

Dove eravamo rimasti? Si, al sogno del giovane Lareth.

Dovete capire, miei signori, che la situazione era molto delicata. Lareth era in una fase della vita molto difficile per un uomo, dove deve decidere che orientamento dare alla sua vita, se seguire la virtù e tutto quello che essa comporta, oppure abbandonarsi alle seduzioni del male, alle sue malie e ai suoi incantamenti. La visione, poiché di visione si parla, era troppo nitido per essere un sogno, mostrava i tormenti dell’anima del giovane, combattuto dal desiderio di rivincita nei confronti della sorte che gli sembrava avversa e dalla voglia di emergere come creatura nuova, completamente emancipata dal padre e dalla sua condizione di intoccabile, vecchio e ubriaco com’era.

Era ovvio, anche alle menti più semplici, che la visione mostrava il combattimento tra Lareth e i suoi dubbi, i suoi problemi. Lui li affrontava così, combattendo per la vita, con una forza che non sapeva di possedere, con un coraggio degno di un grande eroe.

La visione mostrava si una lotta che avveniva allora nella mente del giovane uomo, ma poteva anche mostrare il risultato di tale lotta. Lareth avrebbe trionfato, in un modo o nell’altro. Purtroppo nessuno sapeva ancora in che modo ce l’avrebbe fatta a vincere le sue paure. Magari, se qualcuno di noi fosse venuto a conoscenza in qualche modo del risultato di tale lotta, lo avrebbe fermato e avrebbe distrutto sul nascere uno dei più grandi mali del nostro tempo. Purtroppo non sta a noi giudicare la colpa prima che essa venga compiuta e sappiamo tutti che l’alterazione del passato porta a risultati inaspettati, anche nelle condizioni più semplici. Inoltre voglio proprio vedere chi di noi avrebbe avuto il coraggio di colpire questa creatura, ancora pura e innocente, nonostante la sua vita fosse una rovina e i suoi affetti fossero già persi irreversibilmente.

Non sappiamo in che stato Lareth si sia svegliato la mattina dopo la visione. Purtroppo questa parte della sua vita è avvolta nel più completo mistero, poiché i suoi compaesanei sono già tutti morti da tempo, piegati in modo irreversibile dai limiti della loro razza. Solo Lareth stesso potrebbe rivelarci cosa fece quella mattina e nel periodo immediatamente successivo, ma non credo che il suo spirito dannato sarebbe contento di rivelare la sua debolezza e il suo momento più buio.

Comunque lui ebbe un’epifania: gli fu rivelato il suo destino, si sarebbe emancipato dalla sua situazione. Quello che probabilmente non capiva era come avrebbe potuto rinascere a vita nuova, completarsi e divenire il vero artefice di se stesso. Le ultime notizie che si hanno di lui e che fu venduto da un mercante di schiavi nella capitale. Quello che possiamo dedurre è che il suo villaggio fu razziato, oppure che in qualche modo reso schiavo.

Il suo aspetto veniva subito notato, poiché la sua bellezza era straordinaria per la sua razza, come se gli dei avessero benedetto la sua nascita, anche se la sua infanzia faceva pensare il contrario. Fu comprato da un altro mercante, noto a noi per i suoi intrallazzi con alcuni culti cabalistici e malvagi. Conserviamo gli atti di vendita del giovane Lareth e da quello che possiamo notare, fu venduto a caro prezzo.

Anche qui si perdono le sue tracce, anche se lo si notò nella zona di Hommlet, circa sei mesi dopo la sua vendita. Indossava vesti nuove, di cangianti colori, bordate d’ocra. La locandiera ci confessò, sotto l’azione di magie che riportano i ricordi in superficie, dall’oblio del dimenticatoio, che pagò tutto in oro, e che le sue mani erano costellate di anelli e bracciali, a dimostrare il nuovo stato sociale. Inoltre sappiamo che aveva un grosso seguito, composto per lo più da loschi figuri, ammantati d’ocra anch’essi, che portavano appresso molti asini caricati pesantemente con casse, segnate da un sigillo strano, composto dalla runa Y, rovesciata in un triangolo. Tale simbolo, destinato ad essere riconosciuto in tutto il ducato, era ancora sconosciuto ai più e il paese non era così importante per vedervi insidiato un mago o un religioso di grande potere, che sarebbe stato capace di riconoscere il pericolo.

La sua venuta a Hommlet destò grande interesse, poiché la piccola cittadina non aveva mai visto un seguito così grande ad una sola persona. Inoltre nessuno capiva dove si sarebbe diretto. Infatti lui veniva dalla capitale, e portava vettovaglie e attrezzature per vivere mesi, se non anni, in qualche luogo oltre Hommlet. Quello che la gente non capiva era dove mai potesse andare. Oltre il paese non c’era nulla di importante, se non le terre selvagge, puntellate a macchia di leopardo di piccoli insediamenti di taglialegna o banditi, che rendevano la zona molto pericolosa. Si parlava inoltre di pirati dei fiumi, che per fortuna non osavano spingersi fino alla cittadina, poiché essa era protetta dalla nuova torre di guardia e da una serie di cataratte che rendevano la navigazione impossibile da un certo punto in avanti.

Comunque le supposizioni dei paesani mai avrebbero potuto immaginare il male che avrebbe fatto.

Come comparve nella città, così sparì. Di lui non si seppe nulla per vari anni, fino a che alcuni mistici eventi non posero l’attenzione delle forze del bene in quella ragione. Allora i popolani, persuasi dai paladini inviati in zona, iniziarono a ricordare di quella strana spedizione, che pareva essersi persa nel nulla. Da anni oramai era entrata nella leggenda e i locali l’avevano riempita di particolari stravaganti e aneddoti poco realistici. I nostri paladini riuscirono a scoprire la verità in mezzo al folklore, e si misero alla ricerca di questa spedizione, per capire dove un numero così vasto di individui e mezzi fosse andato, facendo inoltre perdere le tracce di se per così tanti anni.

Da quello che potremmo supporre, Lareth diventò in quel periodo una persona di grande potere, accumulando in se ricchezze e segreti. Era diventato, ma questo lo scoprimmo dopo, uno dei fautori del Tempio, comandante di una guarnigione segreta di orchi e gnoll vicino a Hommlet, responsabile di molte razzie nei confronti delle campagne circostanti.

Il resto è storia, il tempio fu sconfitto in una battaglia oramai entrata nella leggenda, Lareth fu ucciso dal nostro campione, che nella lotta gli impresse una cicatrice sul volto, deturpandolo per sempre, il Tempio fu sradicato dalle fondamenta.

Da quello che ora sappiamo, qualcosa di nuovo e malvagio si aggira oggi nella regione, ponendo le basi su quello che fu il Tempio. Qualcuno dice che sta risorgendo, mentre altri pensano che sotto c’è un orrore ancora maggiore. L’unica cosa certa e che lo spirito di Lareth è stato richiamato, e sicuramente vorrà vendicare la sua sconfitta.

Ho paura che anche se abbiamo vinto la battaglia tanti anni fa, la guerra è ancora in atto e la nostra vittoria è tutt’altro che scontata.

Così parlò Ioreth, Saggio del Circolo. Fate tesoro delle mie parole, perché capire il nemico è il primo passo che porta alla sua redenzione, che essa avvenga con le parole o la spada. Le anime immortali mi siano testimoni che Lareth il Bello è salvabile, ma esso prima deve essere fermato.

Andate.

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