Spostati Nano di Merda!

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domenica 24 ottobre 2010

PoW KOOS sesione 5

PoW KOOS


Per la gloria e l'onore di Heironeous sono finalmente in grado di affrontare il male nelle sue più perverse forme e aberrazioni: la mia fede mi porterà contro le più potenti creature del maligno e se, per colpa mia o della Sorte dovessi soccombere, sono sicuro che l'Invincibile mi ricompenserà per quello che ho fatto.
Con nella mente le parole del mio maestro mi avventuravo nelle campagne disabitate, appena a sud della capitale, quando in lontananza vidi un fumo molto spesso che si alzava oltre l'orizzonte. Strano, pensai, in quella zona non ci sono insediamenti recenti, l'unica costruzione degna di nota era il vecchio monastero, abbandonato da un centinaio d'anni, a causa di una strana epidemia. Sono fatti noti e quindi mi sembrava alquanto strano che del fumo si alzasse dalle rovine.
Decisi di indagare avanti, nonostante il mio desiderio più impellente fosse quello di ritrovare la mia spada di famiglia. Pensai però che nel monastero, dopo anni di abbandono e incuria, delle forze oscure avrebbero potuto prendervi dimora. E per il Sommo questo non deve accadere.
Finalmente è giunto il momento per mostrare all'Oscurità il mio potere.
Dopo una giornata intera di cammino e una notte all'addiaccio arrivai nel complesso del monastero: la zona mi si presentava più o meno come me l'ero sempre immaginata, dai racconti dei sopravvissuti all'epidemia: tombe ovunque, perfino al limitare della chiesa e le costruzioni lasciate nel più completo abbandono. La cosa che mi stupì di più fu però delle tracce molto fresche, delle impronte di uomo. A coronare il tutto, attorno alla chiesa c'erano i resti di uno scontro armato contro dei goblin: membra umanoidi ovunque, molti corpi mutilati.
E' evidente che i goblin avessero attaccato qualcuno all'interno della chiesa e fossero stati sconfitti. Evidentemente avevano fatto male i loro conti, poiché dei difensori non ci sono resti, a parte un falò appena spento. Quindi o sono stati rapiti o hanno sconfitto le creature.
Interessante.
Diedi sepoltura alle vittime. Prego sempre che le creature, anche se malvagie di natura, abbiano almeno in punto di morte una parvenza di pentimento e possano così affrontare il giudizio degli dei senza alcun rimpianto per quello che hanno perduto sulla Terra. Il mio modo per onorare ciò consiste appunto nel dare sepoltura a quei poveri esseri o almeno, se le circostanze lo impediscono, di impedire che i loro corpi diventino oggetto di scambio o di razzia da parte di altri esseri ancora più perversi.
I difensori avevano lasciato tracce evidenti: oltre il falò, trovai un carro accanto alla porta: avevano dunque trasportato qualcuno. Sul terreno si trovavano varie piste che si allungavano lungo le tombe.
La prima mi portò in un corridoio abbozzato nella pietra, dove si notavano le tracce di un violento incendio: probabilmente quello che mi aveva incuriosito durante il giorno precedente.
L'odore di carne morta era insopportabile: delle carcasse giacevano là, completamente carbonizzate, tra cui quella di un orso, vicino a quelle di molti goblin. Alla fine del corridoio si trovava una stanza, appartenuta alle creature: le loro tracce sono inconfondibili: carne putrefatta, i resti di un libro, un cassetto sfondato... se solo fossero più civili, si potrebbe costruire un dialogo molto proficuo.
Le tracce inoltre si dirigevano in quella che era la foresteria. Al suo interno il pavimento risultava sfondato e si vedeva uno stretto corridoio. Alla fine di questo una stanza, con un indovinello in una lingua molto ruvida, piena di segni appuntiti. Le carcasse di alcuni topi si trovavano sparpagliate dentro la sala, alcune delle quali sbranate, altre semplicemente colpite da dardi o colpi di spada.
Sotto la strana scritta si trovava un pertugio, ingombro da macerie di uno strano meccanismo metallico. Oltre questo passaggio un enorme stagno sotterraneo, di splendidi colori e giochi di luce. Gli dei sono stati particolarmente benevoli con questo posto, per dotarlo di tanta bellezza.
Oltrepassai il lago, senza badare troppo a non fare rumore. Ero sicuro che gli avventurieri fossero arrivati fino a qui, quindi ogni possibile minaccia era stata debellata da loro in precedenza.
Arrivai in una sala, dove l'odore di putredine era terribile. Carcasse di ogni genere erano ammucchiate in un angolo, dei corpi freschi di topi erano sparsi sul pavimento, perforati da dardi e frecce. Cercai conforto in Heironeous, poiché tale era la devastazione del luogo che mi tremarono le ginocchia. Benedissi il luogo, nella speranza che le anime di quella povera gente trovasse pace anche nella morte. Era impossibile dare una sepoltura e tutte quelle creature, ma potevo benedire il posto e pregare Heironeous affinché desse loro pace.
Questa stanza era molto strana: era inconfondibile la presenza di qualche potente entità malvagia, lo si sentiva nell'aria. Le pareti erano segnate da graffi, come a voler contare qualcosa, come se qualcuno fosse prigioniero. I graffi erano migliaia, non era possibile farsi una stima corretta.
Oltre la sala un corridoio portava in una zona evidentemente inesplorata del complesso: la polvere era posata in uno spesso strato, le impronte degli sconosciuti avventurieri erano evidenti sul soffice strato di polvere. Notai che i graffi erano spariti.
Da qui arrivai a un altare spezzato: la cosa inizialmente mi dispiacque moltissimo, poiché era stato compiuto un sacrilegio, ma alla fine notai degli inconfondibili segni di sacrilegio su quel sacro tavolo. La rabbia mi travolse, volevo impedire un altro scempio di quel genere. Dietro l'altare c'era uno stretto cunicolo, che si dipanava in tre direzioni. Dopo un attimo di concentrazione scelsi quello centrale: mi trovai davanti delle immense porte di ferro battuto. Accanto ad esse le statue di due grandissimi eroi della luce, profanate degli occhi, che adesso risultavano vuoti e privi di splendore. Piansi.
Tornando indietro, scelsi il corridoio di sinistra, da dove mi arrivavano ondate di sensazioni negative. Dopo pochi passi cominciai a sentire il rumore della lotta, incita e clangore di ferro su pietra. Mi precipitai all'interno di quella che sembrava una sala, molto illuminata da quattro grandi bracieri. Al suo interno caos e distruzione. C'erano sei statue che combattevano con altrettanti avventurieri, di cui notai subito una velocissima donna.
Accanto a lei, un individuo vestito di pelle, che impugnava una spada di proporzioni esagerate e un uomo rivestito di una pesante armatura, che brandiva una mazza. Con gioia notai sull'armatura il simbolo di Pelor, il dio del sole, alleato nella lotta contro il male di Heironeous. Loro sembravano reggere all'urto delle statue. Dall'altro lato della sala la situazione mi sembrava molto più tragica: un enorme lupo era posato sopra una persona, con la schiena dilaniata da una enorme zampata. Li vicino un uomo dai capelli rossi, apparentemente più preoccupato di respingere il suo assalitore piuttosto che del lupo.
Decisi di attaccare la statua che mi stava davanti. Schivai, affondai, colpii. Alla fine del combattimento le statue giacevano a pezzi per terra. Mentre mi precipitavo dall'uomo dai capelli rossi, steso a terra con un brutto squarcio nel petto, per curarlo con il potere infusomi da Heironeous, che sempre sia lodato, notai in fondo alla sala un altare, con sopra delle gemme. Forse erano quelle gli occhi delle statue?

6 commenti:

  1. Ben fatta! Torvald e Koos andranno molto d'accordo nel party! :-D

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  2. mi dispiace un po'per gli altri...diventerà un party molto bigotto!!!
    XD

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  3. Aaron è forza istintiva, rabbia animale, sarà impossibile renderlo bigotto quanto catechizzarlo, fai attenzione.. Thorvald ha già capito la storia..

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  4. sarò un patatino molto ma molto insistente...tra l'altro non può intimidirmi, perchè sono immune alla paura...

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  5. leggo solo ora...
    "franz ha detto:
    saro` un PATATINO molto ma molto insistente..."

    Patatino?!
    O mio dio, un party gay! E gia` che Cal ha una dubbia natura sessuale!
    Fantastico....

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