Spostati Nano di Merda!

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lunedì 4 ottobre 2010

Punto di vista del Barbaro fino al party del 3 Ottobre

..bussano alla porta della palizzata, apro, è Cal, lo conosco! Finalmente un viso noto, non capisco più niente.. Poi chi sono quelli dietro: un uomo in armatura pesante, una donna sfuggente e un uomo con un teschio addosso.. Lo terrò d'occhio.. Dopo aver capito che nessuno stava capendo niente, ci troviamo a vagare per un bosco che era tutto meno che un bosco, la luna non era la solita luce nel buio, il bosco, da sempre vivo, non lo era, persino l'aria era pesante, si faceva fatica anche a respirare. Una radura, tanti solchi per terra, aria di morte ovunque, al centro tracce di un fuoco, sotto del vetro: non capisco niente, se possibile ancora meno di prima. Visto che la notte - se si può chiamare così, dato che è sempre tetro qui - si avvicina, usciamo dal bosco maledetto (secondo me), e ci accampiamo in un bosco che ha l'aria molto più normale. Dopo una notte senza vero riposo, decidiamo di andare al castello, finalmente qualche nemico vivo e visibile! Goblin! Dopo che gli stupidi aprono il cancello di ferro per affrontarci - stupidi, si credevano superiori - finalmente mi scateno: prima di tutto una freccia, poi mi lancio verso i primi due goblin che falcio in un colpo solo, il mio spadone sa cosa fare, le mie braccia con lui. Poi, mentre gli altri compagni di viaggio si arrangiano come riescono, qualche nemico più grosso: un goblin molto più robusto, un altro a cavallo di un grosso lupo, altri due piccoli. Dopo aver falciato i piccoli senza problemi, inizia il vero scontro. Negli scontri difficili do il meglio di me, il sangue mi ribolle dentro e divento un animale da guerra: i muscoli mi si ingrossano, divento più possente, lo spadone spazza tutto ciò che trova! Alla fine mi accascio, è normale, sono stanco, ma grazie a Solomon son subito in piedi, gli devo più di qualche favore. Lo sciamano scuro col teschio in bocca mi chiede se può "controllare" le mie vittime: io rispetto i morti - quelli veri - rubare è già sbagliato, rubare ad uno che non può difendersi è disonorevole, fa' pure, sciacallo. Cal, l'unico che mi interessa sapere vivo è a terra - maledizione, uno come lui non può cadere per dei maledetti goblin! - ma il suo lupo fa qualcosa che non ho mai visto: sputa un misto tra acqua e sangue e gli ridà energia, vita! Cal si alza, è sporco come nemmeno io dopo aver aperto 6 nemici e puzza, ma sta molto meglio di me.. Sembra tutto finito ma le ombre!! Maledette loro e chi le ha create, il mio spadone è, per ora, inutile - troverò un modo per abbattere anche loro - dobbiamo trovare un riparo. Dopo qualche inutile giro per il castello, statue con buchi, e cadaveri di nani e uomini, troviamo uno gnomo, salto sulla statua, risolvo l'indovinello (mi piace, ci prenderò gusto dopo!) ed entriamo: un passaggio! Una volta dentro, dopo più di qualche chiacchera inutile, decidiamo di riportare Brimble a casa, a un giorno di corsa di distanza da là. A casa sua, piccola ma bella, ci parla di nefandum, sismas, tutte cose che non so, non capisco e non ho mai sentito. Perchè perdere tempo a scrivere libri quando puoi sapere il mondo conoscendolo sulla tua pelle, quando puoi viverlo sul campo, con la fatica e la forza delle tue gambe e della tua schiena? Finalmente si riparte, ho affilato con la cote la mia arma, non son riuscito a risolvere degli indovinelli, chiedevano cose che non mi appartengono: uova?!? aria?!? se ne occupano le donne e gli sciamani, mica io! Torniamo al castello, Brimble è cambiato, se all'andata era mezzo pazzo, al ritorno era talmente sano da non ricordarsi niente. Alla fine, al castello neanche arriva, perchè gli viene in mente una cosa che deve prendere a casa - dalle mie parti si chiama PAURA, e prende tutti, non cambia se sei un uomo o uno gnomo... -. Rifacciamo il giro dell'altra volta, scendiamo, corridoi bui. Ecco che finalmente l'uomo col teschio si rende utile: spezzando legnetti crea luce, non ho mai visto questa cosa, ma sembra andare bene! Ci sono cose strane qui: prima incontriamo una specie di uomo che puzza e mangia il cadavere di un altro uomo che abbiamo appena liberato, che riesce a far star male il lupo di Cal - e non è cosa facile, è una bestia coraggiosa - ecco che sto per caricarlo quando l'uomo teschio, semplicemente muovendo la mano, lo calma e gli fa fare ciò che vuole! Anche questa è una cosa strana, mai vista, so solo che non mi piace: sono contento quando quell'orrore viola cade nella trappola - stia lì - Madre Natura non ha mai partorito una schifezza del genere!! Poco dopo un altro corridoio, ci accorgiamo tutti di una cosa stranissima: lenta e quasi immobile c'è una massa bluastra che occupa l'intero passaggio! Solomon la carica - finalmente un'azione degna di un uomo - ma la sua spada viene risucchiata dalla cosa - Cal il saggio, invece, non usa il suo randello, ma dalle mani fa partire fuoco che poi ho notato che non è che lo usi così bene.. Per non perdere il mio spadone, e siccome ho visto che il fuoco alla "cosa" non piace, prendo in prestito il randello, lo incendio e lo spiattello con forza dentro la cosa: perso anche lui! Non ho neanche il tempo di cercare di riprenderlo che la cosa ingoia me e il chierico, dopo qualche attimo sia io che lui ci ritroviamo dentro il blu pallido, solo che mentre lui è immobile, io mi agito, combatto e, vedendo che non riesco ad uscire, perdo la pazienza e alla fine batto il mio avversario e mi ritrovo in un inferno di fuoco e viscidume. Riesco a tirar fuori Solomon e il randello di Cal - io ridò sempre le cose che chiedo in prestito - e svengo, la battaglia è stata stancante. Mi risveglio legato sulla schiena di Uyon, il lupo di Cal, mi agito, ma alla fine mi trovo in piedi - mi hanno slegato - e sano - non ho più ferite - in un altro corridoio. Dopo aver visto una fossa piena di cadaveri - è un magazzino, così ha detto l'uomo col teschio, che ho scoperto che ha anche un nome, oltre che un aria da morto, Asgard; anche la piccola donna ha un nome, Ays, ma con lei per ora non ho mai parlato. Mentre invece - maledizione, Cal mi ha impedito di usare lo spadone, ma già i miei genitori lo ascoltavano - con Asgard, abbiamo parlato da uomini più di una volta -. Siamo in un altro corridoio, c'è una porta, un altro indovinello, facile, entriamo e, finamente questo famoso Sismas: è davanti a un tavolo con sopra una bellissima fanciulla. Dopo un discorso inutile da vigliacco, finalmente iniziamo a combattere. Oltre a lui ci sono degli scheletri che lo difendono. Quando si combatte non guardo nessuno, carico uno scheletro, lo prendo in pieno, ma mi accorgo che il mio spadone, mortale con i vivi, non lo è con loro! Mi ci vuole - strano - un secondo colpo per tirarlo giù. Dopo che il lupo di Cal mi dà una zampa, mi ritrovo davanti un altro scheletro, che mi sfiora appena, ma che riesco ad abbattere, e, finalmente Sismas. Arrivo furente davanti a lui ma, sono bloccato! Io - Aron dal Goeh, bloccato! Non ci vedo più dalla rabbia, mi sblocco, sto per centrargli la faccia con lo spadone ma, sono di nuovo BLOCCATO!??!?!?? A quel punto il maledetto cerca di sgozzarmi, incapace, sono ancora vivo, e dire che ero immobile. Il sangue che mi esce dalla gola inizia ad essere troppo, mi viene da svenire, devo resistere, NON CI RIESCO.. A quel punto però giro gli occhi, quelli non sono bloccati, vedo la morte: Solomon è a terra, Asgard è vicino a lui: il saggio Cal sta cercando di curarlo, ma ha vicino uno scheletro alto come la tenda del mio capoclan, Ays sta combattendo contro un'arma - cosa mai vista, di solito si combatte con chi la impugna - NON può finire così. Ad un certo punto un miracolo, una luce nel buoi più completo: la ragazza che era là sul tavolo, allunga una mano e mi sembra come se mi passasse calore, energia, vita: i miei occhi si riaprono, i miei muscoli pulsano di forza, il mio spadone è LIBERO! Con un ruggito degno dei più possenti orsi di montagna, mi avvento su Sismas, tagliando in due il suo maledetto corpo: "tornerò!!!", mi sussurra, passandomi attraverso come fa una nuvola di fumo quando spegni un fuoco, "e io sarò pronto!", gli rispondo sputando sangue. Mi giro con un altro ruggito, lo scheletro gigante perde quella cosa che lo teneva unito, crolla e frana su Cal, Ays, e i corpi di Solomon e Asgard. Il mio amico e la donna si scansano facilmente, gli altri, svenuti, no.... I sensi stanno per lasciarmi di nuovo, come ormai fanno da 3 giorni dopo ogni battaglia dura, il chierico, timido e fragile che è con noi dà un foglio a Cal, non so cosa sia, so solo che mi accascio sul grosso tavolo di pietra dove c'è la ragazza che non vive più, la devo almeno seppellire, mi ha salvato..

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