Giorno 275
Ancora non mi è chiaro il compito assegnatomi dal Maestro del Tempio... “Solomon, strane vicissitudini hanno avuto luogo nella cittadina di Ballem, il tuo compito nel nome del Tempio e del nostro signore Correllon Lorethian è di indagare sull’accaduto e di tornare quando avrai raccolto sufficienti informazioni, temiamo che le ombre prendano gli abitanti di quella regione, soggiogandoli...” così disse prima di accompagnarmi alla carovana che mi ha condotto in questo semplice e umile villaggio. L’ospitalità è gradita, ma soggiornare senza concludere alcun risultato concreto mi fa sentire inutile e poco riconoscente ai poteri di cui Corellon mi ha fatto dono. Spero in un nuovo corso domani. Dopo tutto si tratta del bene di tutti: diversi cittadini sono scomparsi di recente…
Giorno 276
Alla mia terza alba a Ballem hanno avuto luogo una serie di eventi. Già recandomi al mercato ho incrociato una giovane ladra di nome Ays che ho salvato dall’intervento di una guardia. Sapevo che era contro l’ordine legale e che andava garantita alla giustizia, ma nei suoi occhi ho letto le sue intenzioni: una ragazza che non potendo sfuggire ai propri guai sopravvive alla giornata come meglio può, anche se non in modo retto. Sono convinto che con questo gesto perderà certe abitudini e riuscirò a far emergere quella che secondo me è la sua vera natura. Inoltre restituirà il favore affiancandomi nel mio incarico…
Ho fatto inoltre conoscenza di altri due individui: un abitante dei boschi di nome Calni, insieme al suo fedele lupo, e un tale di giovane età che indossa un abito scuro e sgradevole nonché una maschera a forma di teschio sul volto, la sua identità mi interessa poco… Entrambi sono interessati almeno quanto me a far luce sui fatti in corso, ma del ragazzetto mi fido poco, mi provoca fastidio la sua semplice presenza, per non parlare del suo tentativo di violare l’integrità di un corpo esanime, disgustoso, ho fatto bene a fermarlo!
Il sindaco del villaggio è malato e alla torre sono stato testimone di apparizioni e scomparizioni: la guardia anziana all’ingresso è svanita dopo essere stata stroncata da un malore improvviso che ho riconosciuto sul momento ma a cui non ho potuto provvedere con efficacia e tempestività. Aveva delle strane macchioline dietro all’orecchio… Sono riuscito poi a guarire il sindaco senza troppe difficoltà e mi ha rivelato l’esistenza di un castello maledetto a nord del villaggio: il Castello Bianco. Ho subito optato, in accordo con gli altri, per l’accampamento militare sulla strada per il castello. Nel corso del tragitto siamo stati attaccati da goblin, creature deformi che hanno incontrato la morte per mezzo della mia spada, dono del Tempio, dalla quale non mi separo mai!
All’accampamento erano tutti morti… Umani, goblin… Solo un sopravvissuto, tuttavia stordito, non ricordava niente… Si tratta di un barbaro delle tribù nomadi, Aaron, dall’aspetto possente, temibile in battaglia, un seguace pragmatico dell’arte della guerra a cui Corellon è sempre stato caro. Ho subito capito che avrei potuto ottenere molto da lui e che le sue intenzioni erano “pure”, sebbene brutali all’occorrenza. So che è un elemento chiave per i momenti più cruciali di questa indagine.
Seguendo le tracce fiutate dal lupo di Calni ci siamo addentrati nella foresta, se così poteva essere nominata… Troppo silenzio, il giorno non sembrava tale, le tracce erano sia recenti che antiche… Inoltre abbiamo trovato una radura devastata da quello che il-ragazzo-con-il-teschio ha definito “un tentativo di evocazione”. In me si fa largo un sospetto, lo stesso del mio Maestro prima di partire…
A parte l’uccisione di una enorme creatura maligna che imperversava nei dintorni, non abbiamo trovato altro che inquietudine e agitazione… Era come se la natura circostante fosse mutata, anziché accogliere minacciava… Pensieri confusi vorticavano nella mia mente allenata alla concentrazione… Ho convinto gli altri spostarci al di là del bosco per risposarsi e prepararsi all’indomani. Il Castello Bianco nasconde certamente delle insidie. Sismas. Lui è colui che cerchiamo.
Giorno 277
Ringrazio Corellon con tutto me stesso per avermi ispirato a seguire il percorso di vita che ho scelto e di questo non me ne pentirò mai, anche se ciò comporta le prove a cui sono stato sottoposto quest’oggi. Anzi, queste sfide mi fanno meglio comprendere dove finiscono le mie capacità e dove iniziano i miei limiti, per esercitarmi a migliorare nella continua lotta per perseguire il bene, anche infrangendo qualche piccola regola se serve.
Il Castello Bianco era tenuto da numerosi goblin e altre creature. L’esito del combattimento poteva risultare fatale per alcuni di noi. Ho cercato di seguire il barbaro che caricava il nemico e l’ho salvato dalle sue tremende ferite. Inoltre ho avuto modo di comprendere il forte legame da cui l’abitante dei boschi Calni e il suo lupo sono uniti: il secondo ha ceduto energia vitale al primo per strapparlo a morte certa. Dovrebbe essere così per ogni uomo che vive sotto la luce del bene, mi rammarico che ciò non sia sempre vero.
Esplorando il castello ho avvertito l’oscurità che lo avvolge. Nani e umani hanno cercato di contrastare invano tali forze perdendo la propria vita. Ombre si avvicinavano, cappeggiate da quella che sembrava l’anima della vecchia guardia di Ballem scomparsa. Poi una voce: uno gnomo terrorizzato ha supplicato il nostro soccorso, fortunatamente non si trattava di una trappola. Ci ha condotti al suo villaggio, Collevento, per raccontarci cosa stava succedendo. Tuttavia, superata una certa distanza, è apparentemente rinsavito, come se non ci avesse mai visto prima , forse in modo simile a quello che era successo al barbaro. Ha comunque tenuto fede alla promessa, fornendoci ospitalità per la notte.
Nel corso della serata lo gnomo Brimble ha manifestato avversione nei confronti della mia professioni di chierico. Ho voluto dimostrarmi superiore, uno gnomo per quanto colto e capace non dimostra sufficiente intelligenza e saggezza quando isola un benefattore alla sua tavola. La mia concentrazione nel tessere lodi silenziose a Correllon era più forte che mai, le incisioni delle effigi sacre sul legno mi riuscivano precise e rapide come sempre.
NEFANDUM! Ecco una delle parole che avrei voluto non fossero pronunciate da Brimble. Non si trattava di finzione. Quello gnomo sapeva di cosa stava parlando! Nefandum… Una sovrapposizione di piani… Il mio timore era sempre più fondato! Sismas, di cui aveva parlato inconsapevolmente il sindaco di Ballem, doveva senza dubbio essere responsabile del buio che penetrava negli animi di uomini, gnomi, goblin e altre creature che popolano questa regione. Sismas e il Castello Bianco sono la chiave di questo mistero! Bisogna fermarlo prima che sia troppo tardi!!
Sulla via tra Collevento e il Castello Bianco, Brimble decide di ritornare velocemente al villaggio… Gli gnomi conoscono la magia, meglio di me, e la sanno usare per scopi pacifici, ma mancano di volontà, la volontà che solo chi crede negli intenti del proprio Dio riesce a rendere forte dinanzi alle avversità.
Un’entrata segreta ci ha portati nei tetri sotterranei del castello scavati nella roccia viva: echi maligni ci ammoniscono del pericolo che incombe. Credo che questa sarà la prova più dura: sopravvivere a questi corridoi maledetti… Prigionieri inermi supplicano la nostra pietà. Ma l’oscurità mi rende diffidente. Ho visto il ragazzo con la maschera prendere il controllo mentale di un mostro assassino e usarlo a proprio vantaggio! Ho temuto che il giovane uomo privo di rispetto usasse volutamente quel potere per assecondare le sue tensioni malevoli, o che si facesse sopraffare da quelle forze… I poteri sono ricondotti al Bene o al Male, credere di poter controllare i potenti strumenti del Male mantenendo allo stesso tempo uno stabile rapporto con il Bene è pura illusione, il verbo di Corellon ha sempre messo in guardia dalla follia di seguire il Bene per mezzo del Male, al massimo si può sovvertire l’ordine con il disordine se necessario. Devo stare attento a quel ragazzo… Ha del talento, ma non ha esperienza o saggezza sufficiente, per non parlare di una pessima educazione…
In uno dei corridoi abbiamo incontrato un essere che mai avevo visto prima: un muro viscido e dall’insolita consistenza che lentamente si muoveva verso di noi… Se solo fossi stato più attento! La mia concentrazione era debole… Per salvare la vita agli altri ho messo a repentaglio la mia stessa vita, cosa che il mio Maestro sul momento avrebbe trovato lodevole più che mai, ma ho infine messo a rischio proprio la vita chi volevo proteggere! Mi sono avventato sul mostro informe a spada sguainata, ma quest’ultimo mi ha inghiottito al suo interno paralizzandomi…
“Col potere della verità, io conquisterò l'universo.” In quegli istanti che mi sembravano giorni interi, la mia mente vagava tra i ricordi… Sentivo le parole che il Maestro del mio Tempio pronunciava leggendo le composizioni che gli erano state ispirate da Corellon stesso! “Svegliati, Solomon, non è ancora finita”.
Improvvisamente sono tornato in me stesso! Ho provato dolore nel ritornare cosciente, la mia mente balenava ancora… Tutto intorno vedevo fiamme… La mia spada! Era in mezzo alle fiamme! La dovevo recuperare, era un oggetto sacro! Ma Calni mi ha trattenuto dal tentativo disperato. Eravamo tutti salvi! Il giovane mascherato mi ha addirittura prestato momentaneamente il giavellotto, non me l’aspettavo, forse mi sbagliavo su di lui… Neanche il tempo di convincermi di questo quando ecco che lo vedo precipitarsi in un antro buio. Da lì escono due enormi scheletri! Non riesce a far in tempo a reagire che uno degli scheletri lo tramortisce! Incanalo le mie energie, mi concentro e riesco a distruggere con il pensiero quei non morti. “Rifletti la prossima volta, non hai la testa per intrigo!” gli ho urlato più tardi.
Sono invece rimasto stupefatto dall’incantesimo lanciato un prigioniero delle segrete: una guarigione immediata e totale di tutti i soggetti presenti nel raggio di diversi passi! E’ anche lui un chierico, seguace del dio Pelor, dall’aspetto denutrito e irrequieto non immaginavo che si nascondesse in lui un’abilità così superiore alla mia!
Più avanti ci attende una porta, superata la quale attende Sismas! Egli è intento a sacrificare la cita di una ragazza inerme! E’ circondato da potenti scheletri! Vedo ognuno dare il suo meglio per avventarsi contro di lui. Riesco con successo a scacciare la prima fila di scheletri servitori, ma uno più grande si avvicina nel frattempo e mi colpisce pesantemente…
Sento una confusione di voci, ma non distinguo niente. Intorno a me il buio. “Sei stato bravo Solomon”. La figura del Maestro di fronte a me. Poi un rumore sordo. Infine il silenzio. Corellon Lorethian si manifesta davanti a me, mi tende la mano, la afferro…
molto molto bello mio buon vecchio Solomon!!
RispondiEliminamolto bene.. ma morto! ;)
RispondiEliminaesatto... peccato che sia morto... :-D
RispondiEliminacapita solo ai migliori...sono sempre i primi ad andarsene!!!
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