Spostati Nano di Merda!

Spostati Nano di Merda!

martedì 20 marzo 2012

BRABURABRUDBSIBSIBAJSASBSKSBIUB… SBANG! SPLAT! AAAAARRRRRRRRRRRRGH!

Perfetto, chi è quell’idiota che fa così tanto rumore? Chi è così limitato da gridare dentro un tempio tanto malvagio? Queste cose passarono per la mente di Wannbar, prima di dileguarsi nel dimenticatoio delle cattive idee, dove sarebbero state digerite assieme a tutto l’inutile ciarpame prodotto da quella sua mente un po’ troppo esuberante, esalando un gradevole rutto celebrale.

Era palesemente ovvio che rumori del genere dovevano provenire da Thor, quell’essere belluino, capace di gesta incredibili, ma completamente inetto nell’aprire una porta senza piegare un cardine. Nel mio clan esseri del genere non avrebbero potuto vivere in pace con gli altri e in un modo o nell’altro ce ne saremmo sbarazzati. Probabilmente l’avremmo posto a tirare un carretto pieno di pietre, o l’avremmo convinto a costruire una diga, per poi disfarla e ricominciare da capo.

Aspetta che vado a vedere cosa combina. Mi sa proprio che non mi conviene, ma credo che da soli sarebbero capaci di morire in maniera molto stupida. Poi Thor mi serve, distrae gli avversari che potrebbero ferirmi. Altro rutto celebrale, molto gradevole.

La scena è come me la sono immaginata. Thor osserva un lago di sangue di hobgoblin, mentre le loro carcasse assomigliano a delle squallide isole in un oceano porpora. Cora non si vede, ma da un mucchio di armature che si muovono da sole sporge un lembo del suo vestito, quindi mi sembra in buona salute. Se non ci si aiuta tra la gente piccola non so dove andremo a finire di questo passo. GIGANTI…

Il mezzo drago, Murpy, gronda sangue come un animale ferito. Bisogna stare attenti agli animali feriti, a un mio amico una volta un animale ferito ha venduto un carro senza una ruota. Quell’essere ha attirato tutti gli hobgoblin su di se, a quanto pare. Evidentemente qualche suo incantesimo non ha funzionato a dovere, perché sembra veramente messo male. Certo che se le va a cercare, forse dovrei stare attento e cercare di preservarlo…. Rutto. Devo smetterla di pensare a certe cose…

Da quello che mi sembra di capire, sono entrati nel tempio e le hanno prese. E fin qua ci sarebbe arrivata anche mia zia, Mildred, che il vecchio Garl la abbia in gloria.

Thor trova una porta, che da su una scalinata, riccamente decorata, con colori cangianti e mosaici sulle pareti. Molto bella, in qualche modo potrei ricordarmi il motivo della scalinata, in modo da riprodurla sui corridoi della mia caverna. Oltre la scalinata, troviamo una porta enorme, a doppio battente, con un teschio cortesemente impalato davanti ad essa.

Cora scosta il teschio con cortesia, senza disturbarlo, e assieme a lei cerchiamo di aprire la porta. Dopo qualche tentativo andato a vuoto, mi allontano scoraggiato, mentre Cora prova per l’ultima volta. Mentre il suo grimaldello si avvicina alla serratura, Thor colpisce con una martellata la porta, riducendola in poltiglia. Ma che cosa gli viene in mente? Noi stiamo cercando di fare silenzio, senza farci scoprire e… Rutto.

Oltre alla porta, una serie di corridoi si dipanano nel buio. Al che prendo una piccola moneta di rame, la lancio e decido la direzione da prendere. Sinistra. Ottimo, mi piace la sinistra, mi ricorda una vecchia barzelletta, dove c’è un Treant, un Coboldo e una Sirena che vanno…

Entriamo in una stanza, dove sorprendiamo 4 umanoidi, che impugnano subito le armi contro di noi. Non faccio in tempo a sganciare la balestra che Murpy mi oltrepassa, agita la mano fa scaturire un piccolo globo infuocato, che scaglia in mezzo agli avversari. Questo globo all’impatto si ingrandisce, uccidendo gli umani e carbonizzando la stanza. Nel fare questa pulizia etnica, ha eliminato tutte le tracce e gli indizi che avremmo potuto trovare nella stanza. Stupido mezzodrago. Gli tiro una manata, e già che ci sono, mi impadronisco di parte del suo potere arcano, che può sempre servire.

Ci avviciniamo ad una caverna, da dove percepiamo chiaramente l’odore del peccato. Vicino alla parete est, infatti, si trova una piccola pozzo d’acqua, da dove vediamo sbucare una piccola pinna. Gli altri fanno a mala pena ad accorgersi del movimento che balzo sul pelo dell’acqua e scarico l’incantesimo accumulato. Una enorme saetta corre nell’acqua, facendo emergere la piccola creatura, evidentemente morta.

Vittoria per me. Vi avventuro nell’acqua e dopo qualche difficoltà recupero qualche pezzo d’oro. Ottimo.

Altra caverna, anche questa piena dell’odore del peccato. Ma in questo caso il peccato si chiama sterco di Assimilatore, il quale mostra una spiacevole preferenza per la gente piccola. Mi attacca e solamente dopo un po’riusciamo ad avere la meglio e a strappare la sua stupida vita dalla sua bocca.

Altra caverna. Mi sto un po’ stufando, non c’è niente da fare, tanto che le mie ciocche son flosce e non galleggio più. Spero solo di incontrare qualcosa di interessante. L’ultimo scontro mi ha seriamente ferito, ma Thor non sembra accorgersene. Forse il suo collo non riesce ad inclinare la testa verso il basso. Rutto.

Troviamo una caverna bella larga, spaziosa, adornata da preziosi cristalli. Una stazione di rifornimento sta a una decina di metri dal suolo, mostrando tutto il suo squallore. Queste caverne erano una serie di miniere, ma i nani che le avevano costruite se ne sono andati da tempo. Alzo lo sguardo, per capire quale colonna di cristallo starebbe bene nella mia cucina, quando vedo un grande drago di color smeraldo appeso sul soffitto. Mi lancio immediatamente al riparo, mentre Thor e Murpy restan li a girarsi i pollici. Cora, quasi simultaneamente a me, riesce a nascondersi dietro una sporgenza rocciosa.

Thor mi chiama, ma non voglio far sapere la mia posizione. Nel mentre il drago ci individua e si scaglia contro i due membri del gruppo che vede. Un cono d’acido di color verde si propaga dalla sua bocca e investe il mitico duo. Thor sembra non preoccuparsene, mentre Murpy viene inondato da quella sostanza corrosiva. Da quello che posso vedere il giovane cambia letteralmente colore, passando dal blu elettrico a un giallo paglierino.

Dopo un duello interminabile (dove ho dovuto usare ancora un consistente parte della magia presa in prestito a Murpy) il drago crolla al suolo, evidentemente morto. Tanto morto che mi sento sicuro e baldanzoso e con un cipiglio al dir poco felino, corro verso quella che sembrava la sua tana.

Non vi ho detto quanto amo l’oro? Soprattutto se il drago in questione lo colleziona in pentoloni pieni. Ad occhio e croce saran circa un migliaio di monete, accompagnate da un certo numero di gemme e da una statua troppo pesante per me, che cerco di sbolognare a Thor, senza riuscirci.

Son costretto a dividere l’oro con gli altri, ma Cora non lo vuole, chiedendomi solo una pergamena, che do via a malincuore. Sarò costretto a rubare l’incantesimo a Murpy appena l’occasione si fa propizia.

Adesso quel mezzo drago di color giallo si lamenta perché è ferito. Potrei approfittarne per fare un piccolo scherzo. Lo guarirò con una danza tribale tipica delle tribù delma che dico, invento qualcosa, tanto la beve… Rutto.

Gli ballo un po’ davanti, e lui crede che gli abbia fatto bene… Me ne ricorderò.

Ora credo che andremo a riposare, la stazione di traino della miniera sembra un posto abbastanza sicuro, vista la sua posizione sopraelevata… al massimo distruggeremo la scala che porta fino in cima e piazzeremo delle sentinelle. I lividi e le ferite che ho riportato cominciano a farsi sentire.

1 commento:

  1. promemoria per la lettura. Ogni parola "Rutto" indica ovviamente il Rutto celebrale, il rumore fatto dal nostro cervello quando digerisce una cattiva idea, o comunque un pensiero nocivo.
    La citazione viene da un libro, sapreste dirmi quale?

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